ISSN 2970-2321

Cette fiche a été rédigée dans le cadre du projet d’Atlas encyclopédique des Petites Iles de Méditerranée, porté par le Conservatoire du Littoral, l’Initiative PIM, et leurs nombreux partenaires.
This sheet has been written as part of the encyclopedic Atlas of the Small Mediterranean Islands project, carried out by the Conservatoire du Littoral, the PIM Initiative and their numerous partners.
(https://pimatlas.org)

CLUSTER

Sottobacino : Sardegna

Isole dell’Iglesiente

Autore : Marco Porceddu

Data di creazione : 3 aprile 2018

Per citare questa versione :  PORCEDDU, M. (2018). Foglio di cluster : Isole dell’Iglesiente – Sottobacino : Sardegna. Atlas of Small Mediterranean Islands. https://pimatlas.org/explorer-atlas/clusters/isole-delliglesiente/

Composizione del cluster : isole 5
Composizione del cluster: arcipelaghi
Numero di isole con almeno uno status di protezione nazionale
Numero di isole con almeno uno status di protezione internazionale
Numero di isole con almeno un manager

Descrizione


Il cluster delle Isole dell’Iglesiente è localizzato nella Sardegna sud-occidentale, nel territorio costiero appartenente alla Provincia del Sud Sardegna. A livello biogeografico, il cluster ricade nel settore Sulcitano-Iglesiente, e più nel dettaglio nel sottosettore Iglesiente (Fenu et al., 2014). Il cluster ha una superficie stimabile di circa 6 ettari, ed è composto dall’isolotto del Pan di Zucchero, dagli scogli de Il Morto e di S’Agusteri e dalla falesia di Punta de Is Cicalas, i quali, nell’insieme, con la denominazione di Pan di Zucchero e Faraglioni di Masua sono stati dichiarati Monumento Naturale ai sensi della Legge Regionale n. 31/89.

Il cluster delle Isole dell’Iglesiente è inclusa nella Zona Speciale di Conservazione (ZSC) Costa di Nebida (ITB040029) che in linea d’aria copre una distanza Nord-Sud di circa 20 km e si estende su una superficie di 8433 ha (di cui l’11% risulta essere marino).

Dal punto di vista geologico, l’area in cui ricade il cluster presenta caratteristiche riconducibili all’era Paleozoica. In questa zona, il basamento Ercinico sardo è sostituito da formazioni sedimentarie e metamorfiche del Paleozoico-inferiore, identificabili come Formazione di Cabitza (argilloscisti, metarenarie e metasiltiti, e calcescisti), Formazione di Gonnesa (calcare ceroide, metacalcari e metadolomie) e Formazione di Nebida (metarenarie a cemento carbonatico, metadolomie, filladi, spesso con intercalazioni di metaconglomerati e marmi dolomitici) (Carmignani et al., 1996). Queste formazioni rappresentano uno dei nuclei geologici più antichi a livello Mediterraneo e sono interessanti per la presenza di fossili, tra i quali le trilobiti, le archeociatine e i graptoliti, e per i numerosi minerali il cui sfruttamento ha fatto sorgere numerose miniere. In particolare, il complesso calcareo denominato Formazione di Gonnesa, per la cospicua presenza di minerali, principalmente blenda e galena argentifera (mineralizzazioni di solfuri di zinco e piombo), veniva chiamato dagli antichi minatori e dalle popolazioni locali il complesso “metallifero”.

Dal punto di vista vegetazionale, l’area che comprende il cluster risulta di particolare importanza per la presenza di formazioni vegetali uniche, riconducibili a numerosi habitat di interesse comunitario, tra cui si segnalano l’Habitat 1240 – Scogliere con vegetazione delle coste mediterranee con Limonium spp. endemici e l’habitat prioritario (All. I della Direttiva 92/43/CEE) 1120* – Praterie di Posidonia (Posidonion oceanicae). A livello floristico, l’area del cluster è caratterizzata dalla presenza di diverse specie di elevata importanza conservazionistica; tra queste si segnala la presenza di Linum muelleri, Brassica insularis e Daucus rouyi, specie incluse nell’allegato II della Direttiva 92/43/CEE, e di entità vegetali esclusive del sottosettore Iglesiente come Bellium crassifolium, Cephalaria bigazzii, Genista insularis subsp. fodinae, Genista valsecchiae, Genista ovina, Malva lusitanica subsp. pallescens, Limonium merxmuelleri subsp. merxmuelleri, Ophrys normanii, e Sesleria insularis subsp. morisiana.

Per quanto riguarda l’aspetto faunistico dell’area, si possono segnalare la presenza di molteplici specie di interesse conservazionistico, di cui diverse elencate negli allegati della Direttiva Uccelli 2009/147/CE e Direttiva Habitat 92/43/CEE. Di particolare rilievo risulta la presenza di numerose specie di uccelli, tra cui il falco pescatore (Circus aeruginosus), il falco della regina (Falco eleonorae), il falco pellegrino (Falco peregrinus), il marangone dal ciuffo (Phalacrocorax aristotelis subsp. desmarestii) e la sterna comune (Sterna hirundo). Per quanto riguarda l’erpetofauna delle isole di questo cluster, si evidenzia la presenza del tarantolino (Euleptes europaea), endemismo tirrenico, della lucertola tirrenica (Podarcis tiliguerta), endemismo sardo-corso e del gongilo (Chalcides ocellatus) (Corti et al., 2006).

Conoscenza


Interessi


Pressioni


Gestione / conservazione


Storia della Miniera di Masua

 

Masua, una frazione facente parte del comune di Iglesias, è particolarmente conosciuta per il suo epico passato legato all’attività estrattiva e mineraria e per le sue splendide spiagge. Il sito minerario di Masua è situato nella zona nordoccidentale del Bacino minerario del Sulcis-Iglesiente, e più precisamente si trova nella fascia costiera fra il Golfo del Leone e la cala di Buggerru. L’inizio dell’attività estrattiva risale alla seconda metà dell’800, e la prima concessione è datata 1863. Alle soglie della prima guerra mondiale, la miniera fu sotto il controllo della Società Anonima Miniere di Lanusei. Negli anni venti la miniera rischiò la chiusura, ma questo fu evitato grazie alla società belga Vieille Montagne, la quale, nel 1925, assorbì Masua in un unico centro minerario e che si servì di un’ardita opera ingegneristica, ideata dall’Ing. Vecelli, creata con l’intento di abbattere i costi di trasporto e di imbarco del minerale. Tale sistema permetteva di imbarcare sui piroscafi, utilizzando nastri trasportatori, il minerale immagazzinato nel sottosuolo all’interno dei silos di Porto Flavia.

Nei tempi a seguire, diverse società si alternarono per lo sfruttamento del giacimento che era composto prevalentemente da una miscela di solfuri e ossidati di piombo e zinco. Nonostante gli ammodernamenti, a seguito della crisi degli anni 30, la miniera di Masua passò alla Società Piombo Zincifera Sarda. Nella seconda metà del 900 vennero realizzati impianti minero-metallurgici per il recupero del metallo e di arricchimento, e un impianto di flottazione in grado di flottare 300 tonnellate di materiale al giorno.

L’attività mineraria, per ragioni principalmente economiche, scemò progressivamente a partire dalla metà degli anni ottanta per cessare definitivamente nell’anno 1991 con la chiusura dei cantieri, mentre gli impianti restarono attivi fino al 1997 (sito web Regione Autonoma della Sardegna).

Attualmente, il patrimonio minerario di Masua risulta gestito dall’IGEA.

Riferimenti

Regione Autonoma della Sardegna, 2017. Masua. http://www.regione.sardegna.it/ (accesso al sito: 13 Gennaio, 2017).

Marco Porceddu

Bibliografia


  1. Carmignani L., Barca S. & Conti P., 1996. Carta geologica della Sardegna. Comitato per il coordinamento della cartografia geologica e geotematica della Sardegna.

  2. Corti C., Lo Cascio P., Razzetti E., 2006. Erpetofauna delle isole italiane. In: Sindaco R., Doria G., Razzetti E., Bernini F. (eds), Atlante degli Anfibi e dei Rettili d’Italia / Atlas of Italian Amphibians and Reptiles. Societas Herpetologica Italica, Edizioni Polistampa, Firenze, 792 pp.

  3. Fenu G., Fois M., Cañadas E. M. & Bacchetta G., 2014. Using endemic-plant distribution, geology and geomorphology in biogeography: the case of Sardinia (Mediterranean Basin), Systematics and Biodiversity, 12: 181-193.

Tableau récapitulatif des clusters et îles du sous-bassin


NOME DELLE ISOLE E DEGLI ISOLOTTI NOME DELL’ARCIPELAGO superficie (ha) Altitudine massima (metro) Linea costiera (metri) Distanza dalla costa (miglio nautico) Coordinate geografiche Proprietà Isole con almeno uno status protetto Presenza di un manager
Latitudine Longitudine
Scoglio il Morto Isole dell’Iglesiente

0,342046 33     39,3050458 8,43216131      
Scoglio meridionale l’Agusteri 0,438391 35     39,3122175 8,42691258      
Scoglio l’Agusteri 0,19305 36 39,3162326 8,42436758
Isola di Pan di Zucchero 4,99746 133 39,3338934 8,40000129
Isolotto di Buggerru 0,008 5 39,4077776 8,40348239

Print Friendly, PDF & Email

ISSN 2970-2321

Cette fiche a été rédigée dans le cadre du projet d’Atlas encyclopédique des Petites Iles de Méditerranée, porté par le Conservatoire du Littoral, l’Initiative PIM, et leurs nombreux partenaires.
This sheet has been written as part of the encyclopedic Atlas of the Small Mediterranean Islands project, carried out by the Conservatoire du Littoral, the PIM Initiative and their numerous partners.
(https://pimatlas.org)

CLUSTER

Sottobacino : Sardegna

Arcipelago Sulcitano

Autore : Selena Puddu

Data di creazione : 3 aprile 2018

Per citare questa versione :  PUDDU, S. (2018). Foglio di cluster : Arcipelago Sulcitano – Sottobacino : Sardegna. Atlas of Small Mediterranean Islands. https://pimatlas.org/explorer-atlas/clusters/arcipelago-sulcitano/

Composizione del cluster : isole 18
Composizione del cluster: arcipelaghi
Numero di isole con almeno uno status di protezione nazionale
Numero di isole con almeno uno status di protezione internazionale
Numero di isole con almeno un manager

Descrizione


L’Arcipelago Sulcitano è prospiciente le coste sud-occidentali della Sardegna ed è composto da due isole principali S. Antioco e S. Pietro e da 15 piccole isole e scogli. Tra queste spicca quella del Toro, l’isola parasarda più distante dalla Sardegna. Ad eccezione delle isole maggiori e dell’Isola Piana, tutte le altre isole sono disabitate.

A livello bioclimatico, l’area risulta caratterizzata dal bioclima Mediterraneo xerico oceanico (Mexo) e Mediterraneo pluvistagionale oceanico (MPO), con dominanza di termotipi termomediterranei ed ombrotipi variabili dal semiarido superiore al secco inferiore (Bacchetta, 2006).

Dal punto di vista geologico, nell’area suddetta, le vulcaniti riferibili al ciclo vulcanico Oligo-Miocenico sono le più diffuse. Questo ciclo a carattere calcoalcalino è costituito da prodotti con chimismo da andesitico a riolitico sia in forma lavica (duomi e colate) che piroclastica (tufi e ignimbriti). Si possono distinguere vulcaniti costituite da prodotti prevalentemente ignimbritici a chimismo dacitico-riodacitico, variamente saldati e alternati a prodotti andesitici nell’area di S. Antioco e vulcaniti a chimismo variabile rappresentate dai depositi ignimbritici prevalentemente saldati del Sulcis sud-occidentale (Sanna et al., 2005). Inoltre, affioranti in un ristretto settore meridionale dell’Isola di S. Antioco, si rinvengono le rocce più antiche costituite da calcari e dolomie risalenti al mesozoico medio.

L’Arcipelago del Sulcis include numerose zone speciali di conservazione (ZSC)  e Zone a Protezione Speciale (ZPS). L’Isola di S. Pietro è totalmente qualificata come area ZSC “Isola di San Pietro” (ITB040027), caratterizzata da numerosi elementi di elevato interesse conservazionistico, tra i quali spiccano Astragalus maritimus, endemismo esclusivo dell’isola e Borago morisiana che ha qui il suo locus classicus. Oltre queste si ricordano Bellium crassifolium, Genista valsecchiae e Nananthea perpusilla. Lo studio fitosociologico ha permesso l’identificazione di 23 tipi vegetazionali, riferibili alle classi Crithmo-Staticea, Ammophiletea, Isoeto-Nanojuncetea, Phragmitetea, Salicornietea, Quercetea ilicis. La ZSC include anche le isole: Piana del Sulcis, dei Ratti, di Stea, di Cala Vinagra, del Corno e del Genio. Inoltre, è presente un’area ZPS “Costa e entroterra tra Punta Cannoni e Punta delle Oche-Isola di San Pietro” (ITB043035) caratterizzata da peculiarità faunistiche di grande pregio zoogeografico, tra cui viene segnalata una delle più importanti colonie di falco della regina (Falco eleonarae) del Mediterraneo che, insieme a quella di Capo di Monte Santo, è sicuramente la più grande d’Italia (MATTM, 2015). La ZPS include anche le isole di Stea e Cala Vinagra.

L’Isola di S. Antioco include una ZPS denominata “Isola di Sant’Antioco, Capo Sperone” (ITB043032) e cinque aree SIC. I siti di “Is Pruinis” (ITB042225) e “Serra Is tres Portus” (ITB042220) sono localizzati nell’ambito territoriale del comune di S. Antioco, il sito denominato “Punta Giunchera” (ITB042210) interessa sia il comune di S. Antioco che quello di Calasetta mentre, i rimanenti, “A Nord di Sa Salina (Calasetta)” (ITB042209) e “Tra Poggio la Salina e Punta Maggiore” (ITB042208) ricadono nel territorio comunale di Calasetta.

Dal punto di vista floristico, importante è la presenza di taxa endemici quali Limonium merxmulleri subsp. sulcitanum, L. insulare Astragalus maritimus, Genista valsecchiae e Linaria flava subsp. sardoa.

Per quanto riguarda le piccole isole, quelle della Vacca e del Toro sono le più interessanti dal punto di vista conservazionistico, essendo anche completamente qualificate come aree ZSC e ZPS “Isola della Vacca” (ITB040081) e “Isola del Toro” (ITB040026). La ZSC e la ZPS dell’Isola della Vacca includono anche lo scoglio del Vitello. Entrambe le isole sono caratterizzate per essere locus classicus di due taxa endemici: Hyoseris taurina e Silene martinolii. Inoltre, sono zone che presentano un rilevante valore faunistico per la presenza di alcune specie inserite nella Direttiva Uccelli (2009/147/CE) come il falco della regina (MATM 2015). Di particolare rilievo è anche la fauna erpetologica che annovera numerose specie fra le quali molte sono incluse nella Direttiva Habitat 92/43/CEE; se ne riportano alcune come il discoglosso sardo (Discoglossus sardus), il rospo smeraldino (Bufo balearicus), la raganella sarda (Hyla sarda), il tarantolino (Euleptes europaea), l’algiroide nano (Algyroides fitzingeri) e la lucertola tirrenica (Podarcis tiliguerta) ambedue endemismi sardo-corsi, la lucertola campestre (Podarcis siculus), la luscegnola (Chalcides chalcides), il gongilo (Chalcides ocellatus), il biacco (Hierophis viridiflavus) e la natrice viperina (Natrix maura) (Corti et al., 2006).

Conoscenza


Interessi


Pressioni


Gestione / conservazione


La città fenicio-punica di Sulky (Sant’Antioco)

Uno degli insediamenti fenicio-punici più importanti della Sardegna è la città di Sulky, considerata la più antica tra quelle edificate dai Fenici in Sardegna che sorgeva nella parte N-E dell’odierna S. Antioco. I resti dell’insediamento sono stati scoperti nel 1983 grazie ai lavori di ristrutturazione dell’ospizio cittadino e sono costituiti da una sovrapposizione di ambienti rettangolari e quadrangolari secondo uno schema ortogonale semplice, orientato da est a ovest.

La ceramica fenicia ma anche orientale, presente in notevole quantità nei vari livelli di vita dell’abitato, associata a vasellame greco tardo geometrico, consente di inserire Sulky nell’ambito della prima ondata di colonizzazione fenicia dell’Occidente e di datare l’abitato al 770 a.C., grazie anche al ritrovamento di recipienti di chiara fattura libanese.

L’insediamento di Sulky venne penalizzato dalla conquista cartaginese dell’isola, anche se, dal IV secolo a.C. sono numerosi i resti di età punica che ne attestano la ripresa economica e il rinnovato ruolo di capoluogo di una regione ampia e fittamente popolata. 

Nel IV sec. a.C. venne realizzata la cinta muraria fortificata, completata da alcune torri, una porta a vestibolo con due leoni monumentali e una sorta di piccola fortezza ubicata nella zona del tofet. Il tofet, situato all’estremità settentrionale dell’abitato, in località Guardia de Is Pingiadas, costituisce uno dei simboli religiosi più significativi della storia dell’antica colonia. Infatti, il primo impianto del santuario è da collegarsi al primo periodo di vita dell’insediamento, con il rinvenimento di tegami di fattura fenicia ma di derivazione nuragica, sintomo di un’integrazione pacifica tra i due popoli.

Per quanto riguarda le necropoli, quella fenicia si può localizzare verosimilmente sulla costa sotto l’area portuale, mentre quella punica è da individuare con sicurezza sotto l’attuale abitato. La necropoli punica di Sulky è attualmente una delle più importanti del Mediterraneo, con un numero di tombe molto esteso (circa 1.500).

Nella necropoli prevalgono le tombe a camera ipogea, caratteristiche del periodo punico, anche se non mancano sepolture a enkytrismos, ossia all’interno di anfore, riservate esclusivamente ai bambini, e alcuni rari esempi di tombe a fossa con copertura a lastre di tufo. Le tombe più antiche sono situate verso la chiesa e il centro del paese, come dimostra la scoperta di un ipogeo dei primi anni del V sec. a.C. nella via Belvedere.

Riferimenti

Bartoloni P., Bernardini P. & Tronchetti C., 1988. S. Antioco. Area del Cronicario, campagne di scavo 1983-86. In Rivista di Studi Fenici.

Bernardini P., 1990. S. Antioco (Cagliari), Abitato fenicio e necropoli punica. In Bollettino di Archeologia.

Selena Puddu

Bibliografia


  1. Bacchetta G., 2006. Flora vascolare del Sulcis (Sardegna Sud-Occidentale, Italia). Guineana, 12: 1-369.

  2. Corti C., Lo Cascio P., Razzetti E., 2006. Erpetofauna delle isole italiane. In: Sindaco R., Doria G., Razzetti E., Bernini F. (eds), Atlante degli Anfibi e dei Rettili d’Italia / Atlas of Italian Amphibians and Reptiles. Societas Herpetologica Italica, Edizioni Polistampa, Firenze, 792 pp.
  3. MATTM, 2015. Sito internet ftp://ftp.minambiente.it/PNM/Natura2000/ (accesso 20.10.2016).
  4. Sanna A. & Atzeni C., 2005. I Manuali del recupero dei Centri Storici della Sardegna. Itaca.

Tableau récapitulatif des clusters et îles du sous-bassin


NOME DELLE ISOLE E DEGLI ISOLOTTI NOME DELL’ARCIPELAGO superficie (ha) Altitudine massima (metro) Linea costiera (metri) Distanza dalla costa (miglio nautico) Coordinate geografiche Proprietà Isole con almeno uno status protetto Presenza di un manager
Latitudine Longitudine
Scoglio Mannu,Isola dei Meli Arcipelago Sulcitano 1,37952 11 680 39,2270317 8,35618302
Isola di San Pietro,I. S. Pietro 5100,99 211 1075 39,1405577 8,27561624
Isola Piana del Sulcis 22,042 19 2000 2 39,1914916 8,32032282
Isola dei Ratti 1,3221 6 580 2 39,1857436 8,31896478
Isola del Corno 0,498771 15 190 7 39,1473233 8,20786114
Isola della Vacca 9,28179 94 1415 6 38,936328 8,44969638
Scoglio del Vitello 0,249386 10 200 6 38,9411547 8,45035763
Isola del Toro 13,4838 112 1468 10 38,8615708 8,41048442
Isola di Sant’Antioco 10947,7 273 39,0418123 8,41016317
Isolotto di Cala Saboni 0,466605 5 39,0062411 8,38273061
Scoglio Su Scoglieddu 0,17824 0 39,1998909 8,36939768
Isolotto a Punta Trettu 3,16547 1 39,1050332 8,43793357
Scoglio Mangiabarche di Terra 0,206545 6 39,0759101 8,34897295
Scoglio Mangiabarche di Fuori 0,174676 8 39,0766994 8,34535306
Scoglio di Cala Lunga 0,112623 0 39,0178215 8,36830807
Isolotto del Genio 0,240177 1 39,0947593 8,28260029
Isola di Calavinagra 0,954153 22 39,1664678 8,24259464
Isola di Stea 0,533555 16 39,1751567 8,26285884

Print Friendly, PDF & Email

ISSN 2970-2321

Cette fiche a été rédigée dans le cadre du projet d’Atlas encyclopédique des Petites Iles de Méditerranée, porté par le Conservatoire du Littoral, l’Initiative PIM, et leurs nombreux partenaires.
This sheet has been written as part of the encyclopedic Atlas of the Small Mediterranean Islands project, carried out by the Conservatoire du Littoral, the PIM Initiative and their numerous partners.
(https://pimatlas.org)

CLUSTER

Sottobacino: Sardegna

Isole della Costa del Sud

Autore : Maria Silvia Pinna

Data di creazione : 3 aprile 2018

Per citare questa versione :  PINNA, M. (2018). Foglio di cluster : Isole della Costa del Sud – Sottobacino : Sardegna. Atlas of Small Mediterranean Islands. https://pimatlas.org/explorer-atlas/clusters/isole-della-costa-del-sud/

Composizione del cluster : isole 11
Composizione del cluster: arcipelaghi
Numero di isole con almeno uno status di protezione nazionale
Numero di isole con almeno uno status di protezione internazionale
Numero di isole con almeno un manager

Descrizione


Il cluster delle Isole della Costa del Sud è localizzato nella Sardegna sud-occidentale, tra la provincia del Sud Sardegna e la città metropolitana di Cagliari. Il cluster è composto dall’Isola Rossa di Punta Niedda (a circa 700 m dalla costa e con una superficie di quasi 11 ettari), da altre 8 isole minori e 2 scogli di piccole dimensioni, la maggior parte localizzati nell’arco costiero tra il Promontorio di Capo Teulada e quello di Capo Malfatano.

All’interno del cluster sono presenti un Sito d’Importanza Comunitaria (SIC): “Isola Rossa e Capo Teulada” (ITB040024) che comprende l’isola omonima, e due ZSC “Stagno di Piscinnì” (ITB042218) all’interno del quale ricade l’Isola di Campionna e “Porto Campana” (ITB042230) che include l’Isolotto di Su Giudeu. Gli altri isolotti e scogli non godono invece di alcuna tutela e non ricadono all’interno del perimetro di aree protette.

Dal punto di vista geologico, la maggior parte delle isole del cluster sono costituite da rocce attribuibili all’era paleozoica. L’Isola Rossa è infatti formata da un unico ammasso di rocce paleozoiche di colore rosso (granodioriti monzogranitiche equigranulari), dalle quali prende il nome (Bocchieri & Iiriti, 2000). L’Isola di Tuarredda è composta da metamorfiti gneissiche di età precambrica e scisti arenacei del Cambriano medio (Bocchieri, 1983), l’Isola di Campionna è formata da scisti di colore grigio verdastro del Cambriano medio, dove si trovano inclusi rari cristalli di pirite (Bocchieri, 2001), e l’isolotto di Su Giudeu è formato da granodioriti monzogranitiche del Carbonifero. Di natura vulcanica sono invece le isole di San Macario e Coltellazzo, quest’ultima è il relitto di un camino di emissione di un edificio vulcanico di età terziaria, costituito da lave andesitiche (Bocchieri, 2001). Lo scoglio di Sant’Elia è invece l’unico di natura calcarea, essendo costituito da rocce carbonatiche della serie miocenica.

A livello floristico, tra le isole della Costa del Sud, quella con la maggior ricchezza floristica è l’Isola Rossa (206 entità comprese in 59 famiglie e 157 generi), dove si possono osservare sia formazioni di macchia abbastanza estesa, costituita da Euphorbia dendroides e Calicotome villosa, che formazioni a boscaglia dominata da Phillyrea spp., Myrtus communis, Olea europaea, Brassica insularis, Smilax aspera, Asparagus albus e rari esemplari di Rhamnus alaternus (Bocchieri & Iiriti, 2000). Altri studi approfonditi sulla flora sono presenti solo per le isole di Campionna, Coltellazzo e San Macario (Bocchieri, 1987; 1989a, b), mentre non si hanno informazioni sulle altre isolette e scogli del cluster. La componente endemica, concentrata sull’isola Rossa, Tuarredda e San Macario, è limitata a 9 taxa, tra cui Silene martinolii, presente nelle zone costiere meridionali e occidentali dell’Isola Rossa, dove vegeta rara e poco abbondante, minacciata dall’erosione e dalle colonie di gabbiani (Bacchetta, 2006; Bocchieri & Iiriti, 2000).

Gli ambienti costieri delle isole e degli isolotti hanno un elevato interesse naturalistico per la fauna, sono infatti siti importanti per la nidificazione di uccelli marini di elevato interesse conservazionistico e di interesse prioritario ai sensi delle Direttive Europee, come la berta maggiore (Calonectris diomedea) e il gabbiano corso (Ichthyaetus audouinii).

Per quanto concerne l’erpetofauna, evidenziamo la presenza di alcune specie inserite negli allegati della Direttiva Habitat (92/43/CEE), quali il gongilo (Chalcides ocellatus), il tarantolino (Euleptes europaea), oltre che la lucertola tirrenica (Podarcis tiliguerta) e la lucertola campestre (Podarcis siculus), quest’ultima in particolare è segnalata a San Macario e Coltellazzo mentre in tali isole risulta assente la Podarcis tiliguerta, ciò avvalorerebbe l’ipotesi che Podarcis siculus avrebbe raggiunto le due isole in epoca recente soppiantando la Podarcis tiliguerta (Poggesi et al., 1996).

Conoscenza


Interessi


Pressioni


Gestione / conservazione


La dama di Nora e l’esplorazione subacquea nei fondali di Coltellazzo

Le campagne di esplorazione subacquea condotte tra il 1978 e il 1984 nell’area archeologica di Nora dal gruppo di ricerca del Touring Club de France coordinato da Michel Cassien, in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica per le Province di Cagliari e Oristano, hanno portato al recupero dei carichi custoditi in alcuni relitti (presumibilmente tre), affondati in prossimità del promontorio della torre di Sant’Efisio (Ghiotto, 2014). 

Uno dei tre relitti è riferibile a un’imbarcazione di età punica, naufragata a sud-est dell’Isola del Coltellazzo. Il carico di questo relitto includeva, oltre a vari frammenti di terrecotte figurate, l’eccezionale ritrovamento di cinque teste fittili, in particolare due grandi teste femminili e altre tre teste più piccole (una infantile, una maschile e una femminile).

Tra le cinque teste fittili, la testa femminile più monumentale godette fin dalla sua scoperta di una certa notorietà, sia per le sue imponenti dimensioni, sia perché rappresentava una delle principali testimonianze di coroplastica rinvenute nella città e nell’intera isola, divenendo nota come la “Dama di Nora”. Per tale ragione la Dama di Nora è esposta in una sala del Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, mentre tutte le altre terrecotte figurate sono state trasferite presso i magazzini della Soprintendenza.

Per quanto concerne l’identificazione della Dama di Nora, l’ipotesi generalmente accolta è che fosse la testa di una statua di culto rappresentante una divinità femminile non identificata, tale interpretazione è motivata soprattutto dalla solenne maestosità del manufatto, attribuibile alla corrente classicista in voga tra il II e il I secolo a.C. 

Le altre terrecotte figurate rinvenute furono una statuetta femminile, vari particolari anatomici umani (piedi, dita e un probabile utero), alcune raffigurazioni animali (musi e orecchie) e qualche frammento non riconoscibile. Tali reperti sono stati interpretati o come parti di statue composite (forse di culto) o come manufatti votivi a sé stanti; questo è il caso dell’elemento anatomico identificato come un utero il quale probabilmente rivestiva la funzione di ex voto.

L’origine delle terrecotte rinvenute non è nota, anche se l’ipotesi più accreditata è che siano state importate in Sardegna da altre parti dell’Italia, ma si ritiene che parte di esse fosse destinata al “Santuario di Esculapio”, un edificio di culto che si ergeva sulla punta meridionale della penisola di Nora.

Riferimenti

Ghiotto A.R., 2014. La “Dama di Nora” e le altre terrecotte figurate in Bonetto J. (Ed.) 2014. Nora e il mare Le ricerche di Michel Cassien (1978-1984). Padova University press, Padova.

Maria Silvia Pinna

Bibliografia


  1. Bacchetta G., 2006. Flora del Sulcis (Sardegna sud-occidentale, Italia). Guineana, 12: 1-369.

  2. Bocchieri E., 1983. La flora dell’isola di Tuarredda (Sardegna meridionale). Rendiconti Seminario Facoltà Scienze Università Cagliari, 53: 113-127.
  3. Bocchieri E., 1987. Flora of S. Macario’s island (Sardinia, Italy). Willdenowia, 16: 395-402.
  4. Bocchieri E., 1989a. Phytogeographic evaluation of the flora of the island of Coltellazzo (Southern Sardinia). Archivio botanico e biogeografico Italiano, 64: 43-54.
  5. Bocchieri E., 1989b. The flora of the island of Campionna (Sardinia, Italy). Willdenowia, 18: 361-366.
  6. Bocchieri E. & Iiriti G., 2000. Modificazioni e strategie competitive osservate nella flora dell’isola rossa di Teulada (Sardegna sud occidentale). Rendiconti Seminario Facoltà Scienze Università Cagliari, 70: 293-332.
  7. Bocchieri E., 2001. Endemismi e rarità tra la flora delle piccole isole della provincia di Cagliari (Sardegna) Biogeographia, 22: 1-30.
  8. Poggesi M., Agnelli P., Borri M., Corti C., Finotello P. L., Lanza B. & Tosini G., 1996. Erpetologia delle isole circumsarde. Biogeographia, 18 [1995]: 583-618.

Tableau récapitulatif des clusters et îles du sous-bassin


NOME DELLE ISOLE E DEGLI ISOLOTTI NOME DELL’ARCIPELAGO superficie (ha) Altitudine massima (metro) Linea costiera (metri) Distanza dalla costa (miglio nautico) Coordinate geografiche Proprietà Isole con almeno uno status protetto Presenza di un manager
Latitudine Longitudine
Isola di Campionna 0,631916 16 334 38,9144613 8,765562
Isola del Coltellazzo,Isolotto di Coltellazzo 0,527621 11 375 38,9848238 9,02352851
Isole Ferraglione orientale 0,989104 8 360 38,8818664 8,8269445
Isole Ferraglione occidentale 0,686904 14 300 38,8814759 8,8249404
Isola di Padiglioni 0,302637 4 190 38,8760697 8,83468763
Isola di Teulada,Isola Rossa di Punta Niedda 10,8358 43 1715 38,9145691 8,71648174
Isola Su Giudeu 1,34482 18 400 38,8819519 8,86468385
Isola di San Macario 2,02339 29 582 39,0036332 9,03223971
Isola di Tuarreda 4,45846 32 1092 38,8915874 8,81310453
Scoglio di Tuarredda 0,2982 8 230 38,8890518 8,81126492
Scoglio Sant’Elia 0,168558 0 39,1836555 9,14243626

Print Friendly, PDF & Email

ISSN 2970-2321

Cette fiche a été rédigée dans le cadre du projet d’Atlas encyclopédique des Petites Iles de Méditerranée, porté par le Conservatoire du Littoral, l’Initiative PIM, et leurs nombreux partenaires.
This sheet has been written as part of the encyclopedic Atlas of the Small Mediterranean Islands project, carried out by the Conservatoire du Littoral, the PIM Initiative and their numerous partners.
(https://pimatlas.org)

CLUSTER

Subcuenca : BALEARES

Illes Menors i illots de la Tramuntana de Menorca

Autores :

Fecha de creación : 31.12.2017

 

Para citar esta versión : … (2017). Ficha clúster : Illes Menors i illots de la Tramuntana de Menorca – Subcuenca : Baleares.  Atlas of Small Mediterranean Islands. https://pimatlas.org/explorer-atlas/clusters/illes-menors-i-illots-de-la-tramuntana-de-menorca/

Composición del clúster : islas 27
Composición del clúster : archipiélagos ?
Islas con al menos una figura de protección nacional ?
Islas con al menos una figura de protección internacional ?
Islas con al menos un organismo gestor ?

Descripció general


La Tramuntana de Menorca presenta una costa baixa, molt oberta als vents més violents de la Mediterrània occidental (el mestral de Provença és aquí la tramuntana, que bufa denou dies de cada cent, i nou dies cada any supera 90 km/h). Les illes són elements d’una línia costera molt retallada, i representen situacions molt heterogènies. Tenim  aquí les de materials geològics més antics de les Balears, com els gresos vermells de ses Bledes o l’escullar de Pregonda, o els pissarroides carbonífers i triàsics del sector oriental. Altres, en canvi, són dolomies juràssiques  similars a moltes de la resta de les Balears (Escull de ses Vinjoles). També contrasten les situades enfront de la mar oberta amb les de Fornells, ben arrecerades. La duresa de la tramuntana explica que esculls d’una superfície considerable i relativament alts estiguin desproveïts de vegetació i, en conseqüència, no quedin inclosos en aquesta obra.

Coneixement


Història

Les illes d’aquest grup que han patit una transformació més intensa són les de la badia de Fornells . A l’illa de ses Sargantanes hi ha una torre anglesa de 1801, i una edificació residencial encara en ús esporàdic; la dels Porros, a la mateixa badia, presenta un poblament d’Opuntia. També ha estat molt transformada l’illa d’en Colom (vegeu-ne fitxa), però actualment no té cap pressió, a excepció dels usos balnearis de la platjola i la presència d’espècies introduïdes.

La resta d’illes han tengut usos molt limitats. Fins fa pocs anys, es mantenien cabres domèstiques a l’illa des Porros, i probablement en el passat també va haver-hi usos similars a les illes d’Addaia. L’illa de ses Mones va ser unida a terra per un pas precari, relacionat amb els usos nàutics de la zona, però es va torbar anys a tornar a l’estat original.

Interès


Les zones obertes i batudes per la mar tenen comunitats marines de fons rocosos ben estructurades, i els alguers estan ben desenvolupats en aquesta costa. El coral·ligen és poc rellevant vora les illes, a excepció del de l’illa des Porros. D’altra banda, les illes més resguardades (les de la badia de Fornells, l’illa de ses Mones i la zona meridional d’Addaia) estan envoltades de fons sedimentaris amb alguers de cama-roges (Caulerpa prolifera) i algueró (Cymodocea nodosa), les quals són entre les més notables de les Balears.

Fortament condicionada per la tramuntana, la vegetació dels illots és generalment modesta i constituïda per matolls i herbassars halòfils amb singularitats escasses a les illes més exposades, on la vegetació pot ser quasi testimonial (com a l’escullar de Pregonda i l’illa d’en Tosqueta). A l’illa de ses Bledes és notable la influència de les aus. La vegetació es troba reduïda a un pradell d’all i porro (Allium commutatum) de densitat relativa, i és una de les comunitats més interessants de la tramuntana de Menorca, juntament amb Sanitja, les illes d’Addaia i la de la punta de Fra Bernat. Les situades en l’interior de badies, protegides per la Menorca “continental”, presenten una màquia ben constituïda, com és el cas de l’illa dels Revells (a Fornells) o la de les Mones, a Addaia, amb una densa màquia d’aladern (Phyllirea media). La vegetació més complexa i interessant és la de l’illa d’en Colom (vegeu-ne fitxa). En fa excepció l’illa de ses Sargantanes, de Fornells, un herbassar que per l’acció humana ha patit una degradació de la màquia que li correspondria per sòl i situació.

La fauna invertebrada terrestre no és, en aquestes illes, gaire rica. No hi ha cap invertebrat endèmic, i les poblacions conegudes de mol·luscs o tenebriònids no inclouen cap singularitat.

Quant als vertebrats, excel·leix l’interès de les sargantanes, que poblen dotze de les illes del grup, amb singularitats notables: la població Podarcis lilfordi carbonerae de l’illa diminuta des Carbó, a prop d’Addaia, és mínima, i ningú diria que pogués mantenir-se en un reducte tan reduït. A l’altre extrem, també en condicions ecològiques a priori desfavorables, tenim la P.l. fenni, de l’illa des Porros de Cavalleria (vegeu-ne fitxa). És singular el cas de l’illa de ses Mones: ha estat envaïda per l’espècie introduïda Podarcis sicula —tal vegada quan s’hi va mantenir un pont amb la costa, avui desaparegut— , que pot haver fet extingir una població no descrita de P. lilfordi. Cal també esmentar la població de la petita illa des Porros, dins la badia de Fornells, que pot tenir una antiguitat de menys de mil anys i forma una subespècie ben diferenciada (P. l. porrosicola).

Pel que fa a les aus marines, la importància d’aquestes illes és discreta: l’hàbitat no és favorable per als virots, sigui per la manca d’escletxes de cria o per la densitat de rates. Hi ha, això sí, les colònies més nodrides de gavina de peus grocs (Larus michahellis) de Menorca, a les illes d’Addaia i l’illa d’en Colom, i algunes parelles de corb marí a l’illa de ses Bledes. Alguns anys, la gavina roja assenta colònia a l’illa des Porros.

Pressió


Com tota la costa de les Balears, els usos turístics són molt intensos a l’estiu, tot i que el nord de Menorca no està sotmès a tanta afluència com altres sectors. Les illes del port de Maó mantenen usos prou intensos i un grau d’artificialitat molt important.

Cal considerar que la presència d’una densitat elevada de rata negra (Rattus rattus) a l’illa d’en Colom és un problema de primer ordre, que requereix una actuació de restauració urgent.

Darrerament hi ha hagut una mortalitat intensa de gorgònies (Eunicella singularis), que ha afectat totes les illes del nord de Menorca, per causa desconeguda, probablement infecciosa.

Gestió i conservació


Una part important de les illes d’aquest sector (de sa Cudia a Addaia) estan incloses en el Parc natural de s’Albufera des Grau; altres, com l’illa de ses Bledes, a Fornells, estan envoltades per la reserva marina del nord de Menorca. La protecció territorial de Menorca (considerada globalment reserva de la biosfera) és molt estricta, per la qual cosa cap illa menor es pot alterar ni transformar.

Referències


  1. Ballesteros, E.; Cebrian, E., 2004
  2. Ballesteros, E.; Cebrian, E.; Garcia, T.; Pinedo, S.; Torras, X., 2003.
  3. Buenaventura, A., 1999.
  4. Coma, R.; Linares, C.; Ribes, M.; Diaz, D.; Garrabou, J.; Ballesteros, E., 2006.
  5. Orquiñena, B., 1999.
  6. Ribera, G.; Coloreu, M.; Rodriguez-Prieto, C.; Ballesteros, E., 1997.
  7. Rosselló, V. M. [et al.] (ed.), 2003.
  8. Sales, M.; Ballesteros, E., 2009.
  9. Vidal, J. M. (ed.), 1981-2015.

Tableau récapitulatif des clusters et îles du sous-bassin


NOMBRE DEL CLUSTER NOMBRE DE LAS ISLAS E ISLOTES NOMBRE DEL ARCHIPIÉLAGO Superficie (ha) Altitud máxima (metros) Lineal costero (metros) Distancia a la costa (Millas Náuticas) Coordenadas geográficas Propiedad Islas con al menos una figura de protección Organismo gestor
Latitud Longitud
Tramuntana de Menorca Illa Gran d’Addaia 7,52638 22 2083 203 40,0166 4,21027 Dominio Publico Maritimo -Terrestre; Etat  (20%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears) et Consell Insular de Menorca
Illa Petita d’Addaia 4,31589 9 1256 203 40,0197 4,20933 Dominio Publico Maritimo -Terrestre (20%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears) et Consell Insular de Menorca
Illot sud de ses Àguiles 0,0215 23 220 130 39,8886108 4,31111097 Mao (100%)
ses Àguiles 0,169326 7 217 203 39,8893 4,31178 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Consell Insular de Menorca
Illa de ses Àguiles 0,326957 18 319 201 40,0147 4,21276 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears) et Consell Insular de Menorca
Illa de ses Bledes 4,35046 62 1070 193 40,0681 4,03164 Dominio Publico Maritimo -Terrestre; Etat (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears) et Consell Insular de Menorca
Illa des Coloms 0,81109 23 446 193 40,0650195 4,02749 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears) et Consell Insular de Menorca
Escull de ses Fontanelles 0,488422 17 243 189 40,0508 3,91521 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears) et Consell Insular de Menorca
Cobrombol,Illot des Pas 0,9043 360 114 40,089994 4,081646 N/A Direccion General de Pesca
Illa d’en Colom 59,3192 42 4552 204 39,9605 4,27772 Dominio Publico Maritimo-Terrestre (10%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears) et Consell Insular de Menorca
Escull Llarg 1,30692 15 684 198 40,0579 4,04288 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears) et Consell Insular de Menorca
Illots de sa Cudia nord 0,882598 22 438 204 39,9508 4,28002 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears) et Consell Insular de Menorca
Illots de sa Cudia sud 0,898153 20 458 204 39,9496 4,28003 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears) et Consell Insular de Menorca
Punta de Fra Bernat 3 39,954383 4,271378 N/A
Illa de ses Mones 0,537045 16 275 205 40,0067 4,19928 Dominio Publico Maritimo-Terrestre (10%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears) et Consell Insular de Menorca
Na Carbà 0,563699 2 617 205 40,014 4,20449 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears) et Consell Insular de Menorca
En Carbonet,Na Carbonet 2 40,01376 4,205029 N/A
Illa dels Porros 8,59951 18 1249 198 40,0925195 4,07522 Dominio Publico Maritimo-Terrestre (20%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears) et Consell Insular de Menorca
Escull des Corb Marí 0,0647127 2 100 204 40,0385 4,13887 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears) et Consell Insular de Menorca
Illa dels Revells 0,395944 8 316 205 40,0444 4,13747 Dominio Publico Maritimo-Terrestre (20%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears) et Consell Insular de Menorca
Illa de ses Sargantanes 2,55608 16 734 205 40,0465 4,13678 Dominio Publico Maritimo-Terrestre (20%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears) et Consell Insular de Menorca
Illa d’en Tosqueta 0,542289 6 560 204 40,0572 4,16824 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears) et Consell Insular de Menorca
Escull de Tirant,Islote de Tirant 0,7128 250 116 40,064167 4,13111115 N/A Direccion General de Pesca
Escull des Calo Fred 0,3166 240 113 40,0652771 4,03388882 N/A Direccion General de Pesca
es Brau 0,1246 170 114 40,076063 4,083203 N/A Direccion General de Pesca
Escull Gros de Punta Grossa 0,8218 350 120 40,034497 4,190736 N/A
Escull de Cala Morta 0,0711106 9 91 204 40,0244 4,19383 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears) et Consell Insular de Menorca

Print Friendly, PDF & Email

ISSN 2970-2321

Cette fiche a été rédigée dans le cadre du projet d’Atlas encyclopédique des Petites Iles de Méditerranée, porté par le Conservatoire du Littoral, l’Initiative PIM, et leurs nombreux partenaires.
This sheet has been written as part of the encyclopedic Atlas of the Small Mediterranean Islands project, carried out by the Conservatoire du Littoral, the PIM Initiative and their numerous partners.
(https://pimatlas.org)

CLUSTER

Subcuenca : BALEARES

Illots de Ponent d’Eivissa

Rédigé par : Virginia Picorelli, Vicenç Fortesa & Nuria Valverde

Date de création : 15/12/2017

 

Para citar esta versión : PICORELLI, V.,  FORTESA, V., VALVERDE, N. (2017). Ficha clúster : Illots de Ponent d’Eivissa – Subcuenca : Baleares.  Atlas of Small Mediterranean Islands. https://pimatlas.org/explorer-atlas/clusters/illots-de-ponent-deivissa/

Composición del clúster : islas 21
Composición del clúster : archipiélagos ?
Islas con al menos una figura de protección nacional ?
Islas con al menos una figura de protección internacional ?
Islas con al menos un organismo gestor ?

Descripció general


La costa oest de l’illa d’Eivissa es caracteritza per discórrer en paral·lel amb tot un seguit d’illots que caracteritzen el paisatge litoral. De fet, el conjunt format pes Vedrà i es Vedranell constitueix una fita paisatgística inspiradora d’artistes de tota mena i retratada en incomptables fotografies tant de turistes com de residents. No menys atractius són els illots de Ponent, amb les sempre canviants postes de sol que els emmarquen.

Als indubtables valors paisatgístics cal afegir-hi la rellevància natural d’aquests indrets on conviuen colònies d’aus marines, subespècies de sargantanes endèmiques i un nombre considerable d’invertebrats que troben refugi i aliment entre singulars espècies vegetals. Sembla mentida que a uns llocs aparentment tan inhòspits i desprotegits hom pugui trobar tal quantitat de vida!

De sud a nord es localitzen diferents conjunts d’illots: les petites illetes de Porroig (sa Illeta Grossa, sa Illeta Petita i s’Escull de sa Illeta); es Vedranell, es Vedrà, sa Galera i s’Escull de Cala d’Hort, enfront de la zona de Cala d’Hort; s’Espartar, flanquejat per ambdós costats per s’Espardell de s’Espartar i l’Escull de s’Espartar; l’arxipèlag de ses Bledes, punt més occidental de les Illes Balears, integrat per petites illes i esculls (de sud a nord, són: na Gorra, es Vaixell, na Bosc, s’Escull d’en Ramon, na Plana, s’Escull Vermell i s’Escull de Tramuntana); l’Illa des Bosc, sa Conillera i s’Escull de sa Conillera, davant les Platges de Comte; el petit i solitari illot des Palleret, i, en darrer terme, la Illeta de Cala Salada. Tots aquests illots pertanyen al terme municipal de Sant Josep de sa Talaia, excepte l’illot de Cala Salada, que s’inclou a Sant Antoni de Portmany.

Els illots que conformen aquesta unitat difereixen en relleu i dimensions, però no tant en la seva composició geològica. Tots aquests estan formats majoritàriament per materials calcaris o margues del cretaci inferior, llevat de l’Illa des Bosc, la més jove des del punt de vista geològic, on afloren margues del miocè al nord i lutites, sorres i graves del plistocè al sud. També es troben les margues del miocè a la vessant nord des Vedrà i es Vedranell, així com als penya-segats al sud de sa Conillera.

Coneixement


Interès


Les illes més petites, així com els esculls, tenen una coberta vegetal escassa condicionada per les seves dimensions i la influència marina. Només la saladina endèmica (Limonium ebusitanum) és present al litoral de roca de tots aquests. També són molt freqüents altres espècies costaneres, com Arthrocnemum macrostachyum, Suaeda vera i Crithmum maritimum. Aquest fet queda compensat per la riquesa botànica de la resta d’illots, amb més de 264 tàxons vegetals indicats, molts dels quals són endèmics o d’especial interès. Entre aquests endemismes, cal destacar la presència de Medicago arborea subsp. citrina a s’Espartar i a na Bosc, Biscutella ebusitana as Vedrà i Vedranell, Allium ebusitanum as Vedrà, Silene hifacensis als penya-segats de s’Espartar i es Vedrà, Asperula paui as Vedrà i Vedranell,  Carthamus dianius a s’Espartar i la subespècie endèmica des Vedrà Santolina chamaecyparissus subsp. vedranensis, que pareix que també es podria trobar als penya-segats de Formentera (G. Bibiloni, com. pers.).

És de destacar la importància de les comunitats de penya-segat pròpies de les Pitiüses presents as Vedrà i Vedranell i d’una de les comunitats més singulars de la unitat, el Dactylo-Lygeetum sparti, present a s’Espartar i s’Espardell de s’Espartar, que està dominada per les gramínies Stipa tenacissima i Lygeum spartum.

El fet d’estar a una distància considerable de la costa eivissenca i que la majoria d’aquests són reserva natural, on no es permet el desembarcament, ha convertit els illots en refugi i lloc de nidificació d’aus marines i rapinyaires. Entre les aus marines que hi crien es troben la gavina roja (Larus audouinii), el virot gros (Calonectris diomedea), el corb marí (Phalacrocorax aristotelis), la gavina comuna (Larus michahellis), el virot petit (Puffinus mauretanicus), espècie endèmica de la Mediterrània; i la noneta o fumarell (Hydrobates pelagicus). Aquesta darrera espècie té a l’illot de s’Espartar una de les poblacions més importants de la Mediterrània occidental. Dos rapinyaires trien també aquests indrets com a lloc on criar: el falcó pelegrí (Falco peregrinus) i el falcó marí (Falco eleonorae), que tria majoritàriament la cara sud des Vedrà i es Vedranell per a criar durant l’estiu.

Però, sens dubte, la gran protagonista d’aquesta unitat és la sargantana pitiüsa (Podarcis pityusensis) amb varietats endèmiques als diferents illots que difereixen en les mides i coloracions, anant des de les tonalitats blaves i grogues de la subespècie vedrae fins a les melàniques de l’arxipèlag de ses Bledes.

Pel que fa als invertebrats, hi tenen especial rellevància els caragols geomítrids del gènere Xerocrassa, amb subespècies endèmiques a molts dels illots de la unitat (per exemple, X. ebusitana scopulicola a ses Bledes, X. ebusitana conjugens a s’Escull Vermell, X. ebusitana ebusitana a l’illa d’en Bosc i sa Conillera, X. ebusitana vedrae as Vedrà, X. ebusitana vedranellensis as Vedranell, X. caroli espartariensis a s’Espartar i a s’Espardell de s’Espartar, X. caroli jaeckeli a sa Conillera); a més dels escarabats tenebriònids endèmics, com Pimelia elevata o Asida ludovici. També s’han citat els mol·luscs endèmics Iberellus pythiusensis i el llimac Gigantomilax majoricensis, i alguns tàxons d’aràcnids, com Scotolemon krausi i el gènere Nemesia.

Els illots de Ponent posseeixen, juntament amb l’arxipèlag de Cabrera, els fons més espectaculars de les Balears. Com a Cabrera, les múltiples orientacions i geomorfologia dels illots afavoreixen l’existència d’hàbitats molt diversos en un espai reduït. Els fons marins que envolten els illots inclouen ambients variats amb fondàries que en alguns punts poden superar els 50 m, com és el cas de l’arxipèlag de ses Bledes o es Vedrà i es Vedranell. A la zona hi ha gran diversitat d’ambients, com els fons rocosos, les coves, els fons detrítics i els alguers de fanerògames marines, la qual cosa determina la presència d’una important fauna i flora associada.

En l’àmbit litoral és destacable la comunitat de Cystoseira stricta, mentre que en l’àmbit infralitoral la comunitat més estesa és la de Cystoseira balearica. Les comunitats de Cystoseira balearica de sa Bleda Plana són probablement les millors de totes les Balears. El coral·ligen és comú en la majoria dels illots. Mereix ser destacat el coral·ligen amb Phyllariopsis brevipes de la Punta de sa Gorra (es Vedranell) i de determinats indrets de llevant de sa Conillera, les poblacions de corall vermell (Corallium rubrum), escassíssim a la Punta de sa Gorra (es Vedranell), les poblacions de gorgònies vermelles (Paramuricea clavata) presents a ses Bledes i es Vedrà, les comunitats coral·lígenes de fondària de ses Bledes i s’Espardell, on hem observat Gobius kolombatovici i Thorogobus macrolepis, i les comunitats detrítiques tan abundants entre les illes. L’Escull des Cap Vermell alberga les millors poblacions de Paramuricea clavata de les Illes Balears, entre 35 i 70 m, totalment lliures de cap símptoma de mortalitat a la primavera de 2016. També els alguers de Posidonia oceanica estan ben representats a la zona, amb l’excepció de ses Bledes.

Pressió


D’ençà que la majoria dels illots d’aquesta unitat es varen declarar Reserva Natural el febrer de 2002, hi ha un control i vigilància, la qual cosa fa que el nombre de desembarcaments als illots s’hagi vist molt reduït. Però, malauradament, l’illa des Vedrà sí que ha estat sotmesa al principal problema de conservació de les reserves: la presència de cabres assilvestrades introduïdes pels propietaris de l’illa, que han produït danys greus sobre la valuosa i singular vegetació de l’illot. No va ser fins al febrer de 2016 que la Conselleria de Medi Ambient va eliminar aquesta població, i els primers indicis de recuperació de la vegetació ja són evidents.

També hi ha presència de rates a alguns dels illots, la qual cosa suposa una amenaça per a les poblacions d’aus. També hi ha conills però les poblacions que comportaven una amenaça més gran foren eliminades.

L’existència de l’edifici del far i els habitatges annexos a sa Conillera determina que hi hagi interessos turístics que implicarien una amenaça per l’increment de la pressió antròpica a l’illot.

Cal esmentar que als fons marins hi ha una elevada presència d’espècies d’algues invasores, com ara Caulerpa cylindracea, Womersleyella setacea i Lophocladia lallemandii. També comporta una amenaça l’ancoratge sobre els alguers de Posidonia oceanica.

Gestió i conservació


Amb l’excepció de ses Illetes de Porroig, s’Escull de Cala d’Hort, es Palleret i l’Illa de Cala Salada, els illots d’aquesta unitat formen part de les reserves naturals des Vedrà, es Vedranell i els illots de Ponent. Els illots de les reserves naturals, ses Illetes de Porroig i s’Escull de Cala d’Hort estan inclosos també dins els espais de Xarxa Natura 2000.

La gestió i conservació de les reserves i els espais Xarxa Natura és competència de la Conselleria de Medi Ambient, Agricultura i Pesca, que té un equip assignat que s’encarrega de la vigilància, educació ambiental, seguiment i gestió de la zona.

Referències


Ballesteros, E.; López, P.; García, A.: Linares, C.; Cebrián, E., 2007.

Ballesteros, E.; García; Tomàs, F.; Torras, X.; M.: Linares, C.; Cebrián, E., 2010.

Bennàssar i Torrandell, P., 1995.

Cirer, F. (coord.), 1995-2016.

Marí, M. (coord.), 2014.

Mata, R.; Roig, X., 2016.

Pons, G. X., 2014.

Rita, J.; Bibiloni, G.; Moragues, E.; Conesa, M.; Fontcuberta, C., 2003.

Rita, J.; Bibiloni, G.; Mateu, A., 2010.

Tableau récapitulatif des clusters et îles du sous-bassin


NOMBRE DEL CLUSTER NOMBRE DE LAS ISLAS E ISLOTES NOMBRE DEL ARCHIPIÉLAGO Superficie (ha) Altitud máxima (metros) Lineal costero (metros) Distancia a la costa (Millas Náuticas) Coordenadas geográficas Propiedad Islas con al menos una figura de protección Organismo gestor
Latitud Longitud
Ponent d’Eivissa Illa des Bosc 16,6591 69 1844 46 38,969 1,21697 Dominio Publico Maritimo-Terrestre (10%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears)
Na Bosc (Illes Bledes) 3,68401 39 944 46 38,9724 1,16569 Dominio Publico Maritimo -Terrestre (20%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears)
Sa Gorra (Illes Bledes) 1,33908 31 563 46 38,9682 1,16547 Dominio Publico Maritimo -Terrestre (20%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears)
Na Plana (Illes Bledes) 3,08055 21 999 46 38,9797 1,16008 Dominio Publico Maritimo -Terrestre (20%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears)
Escull des Cap Vermell (Illes Bledes) 0,141254 23 173 46 38,9824 1,1614 Dominio Publico Maritimo -Terrestre (20%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears)
Escull de Tramuntana (Illes Bledes) 0,12064 12 204 46 38,9847 1,16861 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears)
Escull de Cala s’Hort 0,322874 12 240 46 38,8900195 1,21871 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears)
sa Conillera 104,352 72 6887 46 38,9853 1,21195 Dominio Publico Maritimo-Terrestre (10%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears)
Es Frare 0,0225135 16 62 48 38,9563 1,18811 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears)
s’Illeta Grossa de Porroig 0,64901 14 483 46 38,871 1,29936 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%)
s’Illeta Petita de Porroig,Illetes de Purroig ouest 0,2042 6 140 50 38,87036 1,298268 Sant Josep de sa Talaia (100%)
Payaret sud,es Farallons 0,1514 160 48 38,9736099 1,23166668 N/A
es Palleret,Payaret nord 0,0766 110 48 38,977025 1,231861 N/A
s’Espartar 19,7103 71 2550 48 38,9584 1,19551 Dominio Publico Maritimo-Terrestre (20%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears)
Escull de s’Espartar 0,31501 18 280 48 38,9586 1,2014 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears)
Espartell de s’Espartar 1,08382 29 503 48 38,957 1,18914 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears)
es Vedrà 61,9858 382 4242 46 38,8668 1,19726 Dominio Publico Maritimo-Terrestre (10%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears)
es Vedranell 16,4612 126 2690 46 38,8683 1,21162 Dominio Publico Maritimo-Terrestre (10%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears)
sa Galera des Vedrà 0,476467 13 401 46 38,8715 1,19599 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears)
Es Vaixell (Illes Bledes) 0,201593 23 305 46 38,9693 1,16569 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears)
Escull de sa Conillera 0,2705 25 180 48 38,9877777 1,21583331 N/A

Print Friendly, PDF & Email

ISSN 2970-2321

Cette fiche a été rédigée dans le cadre du projet d’Atlas encyclopédique des Petites Iles de Méditerranée, porté par le Conservatoire du Littoral, l’Initiative PIM, et leurs nombreux partenaires.
This sheet has been written as part of the encyclopedic Atlas of the Small Mediterranean Islands project, carried out by the Conservatoire du Littoral, the PIM Initiative and their numerous partners.
(https://pimatlas.org)

CLUSTER

Subcuenca : BALEARES

Illes del Nord d’Eivissa

Rédigé par : Antònia M. Cirer Costa, amb aportacions de J. Mayol, G. Bibiloni, G. Pons & E. Ballesteros

Date de création : 15/12/2017

 

Para citar esta versión : CIRER COSTA, A., MAYOL, J., BIBILONI, G., PONS, G., BALLESTEROS, E. (2017). Ficha cluster : Illes del Nord d’Eivissa – Subcuenca : Baleares. Atlas of Small Mediterranean Islands. https://pimatlas.org/explorer-atlas/clusters/illes-del-nord-deivissa/

Composición del clúster : islas 44
Composición del clúster : archipiélagos ?
Islas con al menos una figura de protección nacional ?
Islas con al menos una figura de protección internacional ?
Islas con al menos un organismo gestor ?

Descripció general


Podem distingir dos sectors, en aquest grup: les illes de la costa des Amunts i Sant Joan, i el més oriental, fins a Santa Eulària i Vila.

La costa nord-oest d’Eivissa, des de la Badia de Portmany fins a sa Punta Grossa, està constituïda per materials calcaris, de les fàcies del Muschelkalk i del Keuper; és una costa d’estrats plegats i fracturats de més de 245 milions d’anys, els quals formen penya-segats quasi verticals que s’endinsen dins un mar amb notables profunditats a poca distància de la costa. Per aquest motiu, alguns dels illots que s’hi troben (Murada, ses Margalides) acumulen un llarg temps de separació, respecte a la pitiüsa gran, ocorregut al final del Würm. L’onatge pot ser molt violent i, per tant, a prop de la línia de costa també trobam esculls i petits illots com a resultat d’una erosió diferencial a la zona de batuda, acompanyada de fenòmens càrstics, molt presents en tota la zona. Aquests esculls freqüentment tenen topònims repetits que en dificulten l’estudi, ja que generen confusió; per això és aconsellable esmentar el topònim més proper de la costa d’Eivissa. En el sector també hi ha illes de materials més moderns, com les calcàries miocenes i les calcarenites de l’Illa d’Encalders.

Des de sa Punta Grossa, extrem nord-est, fins al port d’Eivissa, la costa perd la verticalitat, presenta plataformes d’abrasió més desenvolupades al peu dels pocs penya-segats que hi ha. Hi trobam arenals extensos i nombroses cales i platges amb illots relativament propers a la costa, amb un temps d’insularitat inferior: Illot de s’Ora, Illa des Canar, Illes de Santa Eulària. A excepció de Tagomago, l’extrem més oriental de les Pitiüses, que es manifesta amb entitat pròpia.

És singular el cas de la denominada Illa des Bosc del Port de Sant Miquel, la qual és en realitat una península unida a Eivissa per un tómbol sedimentari d’origen o consolidació probablement artificial, d’època desconeguda, però que va anul·lar l’aïllament d’aquesta unitat en temps immemorials. Avui, la falsa illa està ocupada per una luxosa mansió residencial.

Coneixement


Les Pitiüses han estat poblades per cultures molt diverses des de l’antiguitat, amb molts de períodes documentats pobrament, de manera que la història de les illes és molt més rica que les informacions que en tenim.

Molts d’illots a les Pitiüses són, o han estat en algun moment, propietat privada, amb usos més o menys lligats a la recol·lecció de consumibles (aus marines i els seus ous, sal, algun vegetal) o guarda d’animals (porcs, conills, cabres). A l’Illot des Canaret, fins fa poc, hi havia tants de conills domèstics que hi havien d’aportar farratge diàriament per alimentar-los; aquestes pràctiques ramaderes han d’haver ocasionat una degradació del mantell vegetal difícil d’avaluar, avui.

Ens són desconeguts els usos que tingué la illeta de Cala Salada, però existeix un document medieval que indica el pagament de renda en espècie de dos coloms anuals pel dret d’ús de l’illot, sense especificar quins eren els aprofitaments, probablement relacionats amb la ramaderia o la recol·lecció d’algun producte natural, tanmateix de poca entitat, en vista de la modèstia de la renda.

De les tres illes davant les costes de Sant Eulària, se sap que ja en temps de l’Imperi romà eren visitades amb assiduïtat. Fins al segle passat, s’hi havien introduït porcs, que hi aprofitaven els tubercles i fullatge d’Arisarum vulgare i altres recursos (postes i polls d’aus marines, entre d’altres). En aquestes illes, actualment, la influència antròpica és indirecta i arriba per l’aire: són illots molt freqüentats per les gavines, que hi aporten grans quantitats d’escombraries diverses procedents de l’abocador de residus urbans pròxim, destí de tots els fems d’Eivissa i Formentera. Les colònies de gavines, per tant, són molt més nodrides del que correspon i es troben en expansió. L’alteració de la vegetació i del sòl que això implica és de prou entitat.

Interès


Cada illa o illot té un grau d’insularitat (antiguitat, distància a la costa, accessibilitat, història…) diferent i, en conjunt, formen un ventall de rèpliques de microecosistemes, on cada una presenta unes característiques ecològiques que la fan única, però a la vegada, formen part d’un complex on s’obren totes les possibilitats de diferents petits ecosistemes terrestres aïllats. Geomorfològicament, la més espectacular és es Cap Bernat, un pitó quasi vertical amb més recorregut submergit que no aeri (en total, 54 m des del llit arenós del qual sorgeix). Antigament, era la senya divisòria entre els quartons de Xarc i Balansat, i resulta d’un accés tan dificultós que es deia que qui el coronàs canviaria de sexe. En alguns casos, com l’illot des Renclí, sols hi arrelen tres matolls de Limonium sp. i no s’hi observa cap invertebrat terrestre, mentre que a Tagomago, que comentarem més endavant, destaca sobre les altres, s’hi han identificat fins a 204 tàxons vegetals amb comunitats diverses i ben estructurades i diversos endemismes d’invertebrats i vertebrats de gran interès. A la resta dels petits illots i esculls les comunitats vegetals predominants són halòfiles i nitròfiles o una combinació de totes dues, ja que la influència de la maresia s’estén a tota la superfície d’aquests. És de destacar la presència als petits illots com l’Illa des Canar o les de Santa Eulària de Salsola oppositifolia, tàxon de distribució meridional, de la magraneta (Cynomorium coccineum), alguns endemismes com la ravenissa (Diplotaxis ibicensis) o la saladina (Limonium ebusitanum). Cal destacar l’existència d’una espècie endèmica del gènere Euphorbia (vegeu la fitxa de ses Margalides), exclusiva fins fa poc d’una sola illa d’aquest grup. El valor és el conjunt de totes les porcions de terra emergida. Els petits illots i esculls ens ajuden a valorar les illes més emblemàtiques pel seu aïllament, sense que la proximitat a Eivissa o la pobresa en biodiversitat local d’aquestes sigui un demèrit. L’interès biogeogràfic recau, sobretot, en el conjunt constituït per totes les illes, illots i esculls.

Els valors zoològics més destacats són els herpetològics (onze poblacions aïllades de Podarcis pityusensis), els ornitològics (colònies d’aus marines importants a Tagomago, l’Illa Murada, l’Illa d’Encalders i altres; de falcó marí a Tagomago i a ses Margalides) i la presència de poblacions i subespècies locals d’invertebrats endèmics (mol·luscs i tenebriònids, especialment).

Els fons marins són habitualment rocosos, de força pendent i els fons de sorra detrític o avellanó no s’assoleixen fins més enllà dels 35-40 metres de fondària. Tot i que sovint hi ha petits alguers, els fons d’alga no acostuma a ser l’hàbitat principal que envolta els illots, al contrari del que passa als illots de la zona de Formentera. Els sistemes càrstics associats han produït nombroses cavitats (coves, arcades, túnels) d’un innegable atractiu turístic submarí i amb una fauna associada interessant. De tot el conjunt mereixen ser destacats els illots de ses Margalides, on tot el que hem comentat assoleix la seva màxima espectacularitat paisatgística i riquesa en hàbitats i espècies, amb un coral·ligen exemplar, entre 45 i 55 metres de fondària.

Pressió


Les pressions antròpiques sobre aquestes illes són esporàdiques i de poca rellevància, en termes generals. Hem observat en el passat indicis d’ocupació d’una cova de l’Illa Murada, pot ser relativament freqüent l’arribada de banyistes a les illes més properes a les platges, sense conseqüències massa serioses. La pressió més intensa i que suposa un risc major és l’ús residencial i turístic de Tagomago (vegeu fitxa). En els fons marins, a part de l’efecte de la pesca, tant professional com esportiva, sobre la fauna de peixos —òbvia per l’absència de poblacions normalment estructurades d’espècies com l’anfós, l’escorball o els tords negres— el principal impacte l’ocasionen les espècies d’algues introduïdes: Lophocladia lallemandii, entre 2 i 30 metres, Womersleyella setacea, entre 30 i 45 metres, i la incipient colonització de Caulerpa cylindracea.

Gestió i conservació


Cap d’aquests illots gaudeix de gestió activa sota la figura d’Espai Natural Protegit, que molts mereixen. La protecció es limita al seu caràcter no urbanitzable ni construïble per llei (que va fer tard per al cas de Tagomago), i la inclusió d’aquests a la Xarxa Natura 2000, en tots els casos.

No hi ha, però, ni plans de gestió ni vigilància activa, tot i que s’estén un consens polític i social per aplicar alguna figura normativa de gestió al cas de Tagomago, on, com s’ha indicat, els problemes són més considerables.

Referències


Cirer, A. M., 1987.

Cirer, A. M., 2014.

Cirer, A. M.; Serapio, J., 2015.

Cirer, F. (coord.), 1995-2015.

Eisentratut, M., 1950.

Fornós, J. J. (ed.), 1998.

Kuhbier, H., 1978.

Kuhbier, H. (ed.) [et al.], 1984.

Mata-Lleonart, R.; Roig-Munar, X., 2016.

Rangheard,Y., 1985.

Ribes-Marí, E., 1992.

Servera, J., 2005.

Schröder, F., 1978.

Tur, C. A., 2016.

Vilà-Valentí, J.; Vallès, R.; Prats, F. R., 1979-1980.

Tableau récapitulatif des clusters et îles du sous-bassin


NOMBRE DEL CLUSTER NOMBRE DE LAS ISLAS E ISLOTES NOMBRE DEL ARCHIPIÉLAGO Superficie (ha) Altitud máxima (metros) Lineal costero (metros) Distancia a la costa (Millas Náuticas) Coordenadas geográficas Propiedad Islas con al menos una figura de protección Organismo gestor
Latitud Longitud
Nord Eivissa Es Cap Bernat 0,0430809 11 92 63 39,0909 1,44693 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%)
Illa d’en Calders 2,77739 21 1041 63 39,1026 1,46301 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears)
Illa de’n Caldes – Ilot sud,Sa Paella 0,0781 70 61 39,100775 1,462537 Etat (100%)
Illot des Caragols 0,3058 140 67 39,040554 1,61000001 N/A
Ses Deixes 0,121239 17 165 68 39,0799 1,60499 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%)
Es Dau Gran 0,0791 8 130 57 38,8903 1,45149 Etat  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears) et Direcció General de Pesca i Medi Marí (Govern de les Illes Balears)
El Caragolet,en Caragoler (Sta. Eulària) 0,2662 150 64 38,9869461 1,57277775 N/A
Illa Esponja 0,0999522 2 148 57 38,8748 1,42638 Etat  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears) et Direcció General de Pesca i Medi Marí (Govern de les Illes Balears)
Escull des Cap des Llibrell 0,213597 25 199 62 38,9453 1,52862 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears)
Escull Negre 0,0078 150 66 39,054628 1,600982 N/A
Escull de Fora 0,0944 39,054656 1,602513 N/A
Escull de’n Terra 0,0378 39,055002 1,600691 N/A
El Esculet,s’Escullet 1,1208 440 67 39,0980568 1,59249997 N/A
s’Illot Gros 0,13452 16 148 59 39,0774 1,40343 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears)
sa Galera des Canar 0,183108 5 199 65 39,0002 1,58469 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears)
Islas Hormigas nord,Escull de Fora de ses Formigues 0,1607 80 67 39,10096 1,590413 N/A
Islas Hormigas sud,Escull d’en Terra de ses Formigues 0,0969 70 67 39,100371 1,590371 N/A
Illa des Canar 0,961194 21 332 65 39,0016 1,58697 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears)
Illa Rodona 0,801365 21 348 65 38,9823 1,5783 Dominio Publico Maritimo-Terrestre (10%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears)
Illa de Santa Eulària 4,64327 30 1170 65 38,9843 1,58393 Dominio Publico Maritimo-Terrestre (10%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears)
Llado del norte,Escull Petit d’en Lledò 0,0458 150 60 38,9202766 1,49666667 N/A
Escull Gros d’en Lledò 0,0991846 6 138 60 38,9163 1,49297 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%)
Illot Gros de ses Margalides 1,00436 42 741 54 39,0495 1,31554 Etat – Ministerio de Defensa (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears)
Illot Petit de ses Margalides 0,0547005 11 107 54 39,0491 1,31404 Etat – Ministerio de Defensa (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears)
Illlot de sa Mesquida 0,480879 17 281 64 39,103 1,49438 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%)
s’Illa Murada 1,41634 35 529 63 39,0921 1,43219 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears)
Escull de s’Illa Murada,Illa Murada – Ilot Sud 0,0206 30 59 39,091117 1,431115 Sant Joan Baptiste (100%)
Es Malví Pla 0,841953 21 383 57 38,8881 1,43846 Etat (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears) et Direcció General de Pesca i Medi Marí (Govern de les Illes Balears)
Es Malví Gros 0,565589 5 281 57 38,884 1,43434 Etat (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears) et Direcció General de Pesca i Medi Marí (Govern de les Illes Balears)
s’Illa Negra 0,348265 11 243 57 38,903 1,44091 Etat (100%)
sa Corbeta 0,121847 5 212 57 38,9007 1,43501 Etat (100%)
Escull de sa Punta Grossa 0,591688 26 385 68 39,0811 1,61095 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%)
Escull des Pas 0,397061 7 305 68 39,0803 1,60968 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%)
Illot de Can Pelleu,Illa de sa Sal Rossa,Illeta de la Xanga 0,445092 5 271 57 38,8717 1,40619 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears) et Direcció General de Pesca i Medi Marí (Govern de les Illes Balears)
Illa de ses Rates 1,20864 13 772 57 38,8965 1,42332 Dominio Publico Maritimo-Terrestre (10%)
Illeta de Cala Salada 0,69479 25 423 52 39,0112 1,2933 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%)
Illot de s’Ora 0,43268 17 286 68 39,0468 1,60648 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears)
Tagomago 59,6978 115 5394 68 39,0365 1,64397 Dominio Publico Maritimo-Terrestre (10%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears)
Escull des Malví 0,0668503 2 139 57 38,8854 1,43503 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears) et Direcció General de Pesca i Medi Marí (Govern de les Illes Balears)
Es Badats 0,0874 130 56 39,063593 1,373541 N/A
Illot des Renclí 0,372992 2 260 64 39,1012 1,50297 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%)
sa Guardiola 3,90124 33 1194 65 39,1157 1,51655 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%)
Illot de Cala Olivera 0,0599 110 60 38,9330559 1,50194442 N/A
Escull de Cala Roja 0,0208 50 59 38,915494 1,475786 N/A

Print Friendly, PDF & Email

ISSN 2970-2321

Cette fiche a été rédigée dans le cadre du projet d’Atlas encyclopédique des Petites Iles de Méditerranée, porté par le Conservatoire du Littoral, l’Initiative PIM, et leurs nombreux partenaires.
This sheet has been written as part of the encyclopedic Atlas of the Small Mediterranean Islands project, carried out by the Conservatoire du Littoral, the PIM Initiative and their numerous partners.
(https://pimatlas.org)

CLUSTER

Subcuenca : BALEARES

Illes del Migjorn de Menorca

Rédigé par : Gabriel Bibiloni, Joan Mayol, Guillem Pons & Enric Ballesteros

Date de création : 15/12/2017

 

Para citar esta versión : BIBILONI, G.,  MAYOL, J., PONS, G., BALLESTEROS, E. (2017). Ficha clúster : Illes del Migjorn de Menorca – Subcuenca : Baleares.  Atlas of Small Mediterranean Islands. https://pimatlas.org/explorer-atlas/clusters/illes-del-migjorn-de-menorca-2/

Composición del clúster : islas 8
Composición del clúster : archipiélagos ?
Islas con al menos una figura de protección nacional ?
Islas con al menos una figura de protección internacional ?
Islas con al menos un organismo gestor ?

Descripció general


El migjorn de Menorca presenta una costa amb penya-segats litorals que són el marge d’una plataforma aixecada, inclinada lleugerament cap al sud, constituïda per materials carbonatats del miocè superior, bàsicament esculls coral·lins, calcarenites i altres dipòsits bioclàstics. Aquesta costa és poc retallada i els accidents principals que s’hi troben són cales magnífiques originades pels impressionants barrancs que solquen la plataforma en direcció nord-sud.

L’erosió de la plataforma ha originat una sèrie d’esculls que es distribueixen irregularment per aquesta costa. Sols el més grans, l’escull de Binicodrell, l’illot de Binissafúller i el d’en Marçal, presenten una certa coberta vegetal, ja que la costa rectilínia no comporta cap tipus de protecció davant els vents de component sud. A l’extrem sud-oriental de la plataforma, davant punta Prima, es troba l’illa de l’Aire, que amb aproximadament 34 ha és la més gran de totes i té l’origen més recent, al quaternari.

Coneixement


Interès


La vegetació dels illots de migjorn és modesta i està constituïda bàsicament per matolls i herbassars halòfils i nitròfils. Hi ha singularitats escasses i la vegetació és quasi testimonial als esculls de Binissafúller i al d’en Marsal, amb vuit i tres espècies de vegetals superiors, respectivament.

En el cas de l’escull de Binicodrell, la descomposició del marès i l’aportació de materials orgànics procedents del mar hi propicien el creixement d’una vegetació constituïda per un pradell  relativament dens d’Elymus farctus i d’all i porro (Allium commutattum). La major altura d’aquest illot i la seva proximitat a la costa fa que el nombre d’espècies sigui més alt, amb un total de vint-i-set espècies censades.

L’illa de l’Aire mereix un capítol a part (vegeu-ne fitxa), encara que no presenta una coberta vegetal molt diversa, ja que la seva superfície es bàsicament plana i té una altura escassa sobre el nivell del mar (14,9 m). S’hi han identificat aproximadament un centenar d’espècies de plantes superiors i és destacable l’elevada presència de la rapa mosquera (Dracunculus muscivorus), amb una relació ecològica notable amb les sargantanes locals.

A tot aquest grup d’illes es troben comunitats de saladines (gèn. Limonium), que tenen un grau alt d’endemicitat. Hi podem destacar la presència de Limonium minoricense, Limonium minutum o Limonium biflorum.

L’interès de la fauna invertebrada queda circumscrit a l’illa de l’Aire. Fins al moment, Pons i Palmer (1996) i Pons (2015) recullen un total de tretze espècies terrestres endèmiques de les Balears. Aquesta xifra és excepcional; cal comentar que d’entre els illots de Menorca només és superada per l’illa d’en Colom, que en té una més.

Quant als vertebrats, excel·leix l’interès de les sargantanes, que poblen l’escull de Binicodrell i l’illa de l’Aire. En aquesta darrera és on Thomas Powys, quart baró de Lilford, col·lectà els exemplars que serviren per a la descripció científica de l’espècie, en la seva visita entre 1856 i 1858.

Les aus són un capítol a part, especialment a l’illa de l’Aire, molt important per les aus marines i les migratòries (vegeu-ne fitxa i requadres).

Els fons marins estan ocupats en la part superior per comunitats d’algues fotòfiles de zones mitjanament batudes, on són ben representades algues de característiques termòfiles, com Anadyomene stellata. Això no obstant, la vegetació marina que envolta els illots és majoritàriament l’alguer de Posidonia oceanica. Mereix destacar-hi la presència de l’alga invasora Caulerpa cylindracea, l’abundància de la qual ha augmentat en els darrers anys. Els fons són poc profunds al voltant de la majoria d’illes, amb l’excepció del vessant sud de l’illa de l’Aire. És en aquest lloc on trobam comunitats d’algues hemiesciòfiles i algunes petites coves i túnels submergits de diversitat faunística reduïda.

Pressió


L’illa d’aquest grup que ha tingut una presència humana més intensa és l’illa de l’Aire, on hi ha un far construït el 1860, un petit amarrador i algunes edificacions en runes. Encara que l’illa està actualment deshabitada, hi varen arribar a viure simultàniament tres famílies de faroners.

Gestió i conservació


La protecció territorial de Menorca és molt estricta, i cap illa menor pot ser alterada o transformada i no hi està permès l’accés sense permisos. L’impacte més significatiu va ser la introducció de conills a l’illa de l’Aire (en època desconeguda), que tenen un efecte important sobre la vegetació (Garcia Febero, 2000).

Referències


Escandell, R., 2002.

Garcia febrero, O., 2000.

Tableau récapitulatif des clusters et îles du sous-bassin


NOMBRE DEL CLUSTER NOMBRE DE LAS ISLAS E ISLOTES NOMBRE DEL ARCHIPIÉLAGO Superficie (ha) Altitud máxima (metros) Lineal costero (metros) Distancia a la costa (Millas Náuticas) Coordenadas geográficas Propiedad Islas con al menos una figura de protección Organismo gestor
Latitud Longitud
Migjorn de Menorca Illa de l’Aire 30,5149 8 3454 200 39,8009 4,2901 Dominio Publico Maritimo -Terrestre (20%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears) et Consell Insular de Menorca
Illot de Binissafúller 2,0072 3 1052 196 39,8228 4,22122 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Consell Insular de Menorca
ses Illetes de Binicodrell 0,482337 6 330 191 39,9162 4,03008 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears) et Consell Insular de Menorca
Illa Plana 1,05906 7 501 201 39,8821 4,29853 Etat – Ministerio de Defensa (100%) Consell Insular de Menorca
Llatzaret 29,3394 25 2884 201 39,8775195 4,30391 Etat – Ministerio de Defensa (100%) Consell Insular de Menorca
Illot d’en Marçal 0,743341 2 274 196 39,8264 4,21447 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Consell Insular de Menorca
Illa del Rei 4,3512 14 863 201 39,8868 4,28723 Etat (100%) Consell Insular de Menorca
Illot des Torn 0,112487 6 191 197 39,8274 4,29588 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears) et Consell Insular de Menorca

Print Friendly, PDF & Email

ISSN 2970-2321

Cette fiche a été rédigée dans le cadre du projet d’Atlas encyclopédique des Petites Iles de Méditerranée, porté par le Conservatoire du Littoral, l’Initiative PIM, et leurs nombreux partenaires.
This sheet has been written as part of the encyclopedic Atlas of the Small Mediterranean Islands project, carried out by the Conservatoire du Littoral, the PIM Initiative and their numerous partners.
(https://pimatlas.org)

CLUSTER

Subcuenca : BALEARES

Illes de L’oest, Nord I Est de Mallorca

Rédigé par : Gabriel Bibiloni & Joan Mayol

Date de création : 15/12/2017

 

Para citar esta versión : BIBILONI, G., MAYOL, J. (2017). Ficha clúster : Illes de L’oest, Nord I Est de Mallorca – Subcuenca : Baleares.  Atlas of Small Mediterranean Islands. https://pimatlas.org/explorer-atlas/clusters/illes-de-loest-nord-i-est-de-mallorca/

Composición del clúster : islas 38
Composición del clúster : archipiélagos ?
Islas con al menos una figura de protección nacional ?
Islas con al menos una figura de protección internacional ?
Islas con al menos un organismo gestor ?

Descripció general


En el sector nord-oest de l’illa de Mallorca, la serra de Tramuntana enfonsa profundament les seves arrels geològiques dins del mar i dona com a resultat una sèrie contínua de penya-segats quasi verticals. És precisament aquí, i especialment als extrems, on es troben els illots més destacables de la costa mallorquina. Des de les badies d’Alcúdia i de Pollença fins a Andratx i Calvià trobam successivament les illes d’Alcanada, de Formentor, el Colomer, sa Illeta de Sóller, sa Dragonera, es Pantaleu, es Malgrats i sa Porrassa, entre d’altres. Aquests illots estan formats, amb algunes excepcions, per calcàries i dolomies del triàsic i del juràssic. Entre aquests hi ha multitud d’esculls i petits illots que tenen el seu origen com a conseqüència del despreniment de grans blocs de roca dels penya-segats costaners o processos erosius recents.

La resta de la costa de Mallorca (llevat del clúster de les illes del sud i de l’arxipèlag de Cabrera), a les badies de Palma i d’Alcúdia, a la costa de la serra de Llevant i a la costa de Llevant trobam un conjunt d’illes de mida petita formades preferentment per l’erosió diferencial dels materials costaners. En aquest cas els materials que les componen són bàsicament calcàries, margues, maresos i conglomerats del terciari i del quaternari. En destacam les icnites de Myotragus identificades a l’illot des Porros.

Coneixement


Interès


La vegetació dels illots mallorquins, amb l’excepció de sa Dragonera i d’alguns situats a zones protegides dels temporals, està constituïda bàsicament per matolls i herbassars halòfils i nitròfils. Les illes petites i allunyades de terra disposen de molt poques espècies vegetals de naturalesa estrictament halòfila. Altres, més grans, solen tenir una forta presència de colònies d’ocells marins, com és el cas des Malgrats, on predomina una vegetació d’ecologia fortament ornitocopròfila, amb presència d’espècies de distribució meridional, com Withania frutescens.

La influència de les aus és destacable a altres illots com el del Toro, on trobam un matoll halonitròfil de Suaeda vera o sa illeta de Sóller, encara que en aquesta darrera es desenvolupa una màquia dispersa de mata (Pistacia lentiscus) i ullastre (Olea europea) amb una forta presència de tàxons teròfits ruderals, afectats, almenys periòdicament, per acció de les cabres que sembla que accedeixen nedant a l’illa.

 

A l’illa de sa Porrassa creix una associació particular formada per un matoll termòfil espinescent amb espècies de distribució meridional com Salsola vermiculata i Lycium intricatrum.

 

A les zones arrecerades, dins badies i llocs protegits per caps i puntes rocalloses, els illots presenten una vegetació més rica i desenvolupada, amb matolls i garrigues de diversa naturalesa i amb distintes formes de degradació. L’illa de Formentor, la més gran d’aquest grup, on el foc sembla haver estat un factor recurrent en el passat, es desenvolupa una vegetació dominada pel càrritx (Ampelodesmos mauritanica). En el cas de l’illa des Pantaleu, a la costa d’Andratx, la màquia d’ullastre és rica en garballó (Chamaerops humilis), a més té una petita població del camèfit litoral endèmic Launaea cervicornis.

 

A les illes més petites com les del grup de ses Illetes (l’illa d’en Sales, sa Torre, etc.), es Mal Pas o l’illa d’Alcanada, la màquia d’ullastre i mata es presenta fragmentada i en algunes com la d’Alcanada cal destacar la presència de murta (Myrtus communis). En tots aquests indrets és remarcable la presència important de pradells de teròfits.

Una altra particularitat la trobam a l’illa des Porros, a la badia d’Alcúdia, on els materials tous i sorrencs de la part superior de l’illot permeten el desenvolupament d’una comunitat d’all i porro (Allium commutattum).

 

L’illa de sa Dragonera, per les seves dimensions, és un cas a part (vegeu-ne fitxa). Els ullastrars (Al. Oleo-Ceratonion) es troben estesos a tot arreu, amb l’excepció de l’orla de vegetació litoral, que no es molt àmplia a causa de la ràpida elevació del terreny, els penya-segats i la zona nord-oriental on es presenta un matoll malacòfil i aciculifoli (Al. Rosmarino-Ericion). L’orografia de sa Dragonera, amb penya-segats importants i un paisatge càrstic variat, presenta multitud d’ambients susceptibles de ser colonitzats per diferents comunitats fissurícoles. Per aquest motiu hi trobam la majoria de les agrupacions vegetals rupícoles de les Gimnèsies formades fonamentalment per espècies endèmiques de camèfits com Hippocrepis balearica, Globularia majoricensis, Cephalaria squamiflora subsp. balearica, Silene mollissima, Teucrium cossonii, i d’hemicriptòfits i geòfits, com Crepis triasii, Allium antoni-bolosii, Crocus cambessedesii, Sibthorpia africana, Micromeria filiformis, entre d’altres. A les vessants rocalloses de la part septentrional que mira a Mallorca s’hi desenvolupen comunitats fissurícoles termòfiles. La més destacable és la caracteritzada per un grup petit de pteridòfits termòfils (Cheilanthes acrostica, Cosentinia vellea i Asplenium petrarchae), alguns briòfits i cianòfits. La disponibilitat d’aigua en aquests ambients és molt limitada, per la qual cosa solen concentrar-se a punts on hi ha exsudacions d’aigua entre la roca calcària durant els mesos d’hivern.

 

Pel que fa als valors faunístics dels illots, els invertebrats no voladors, com és general a les Illes Balears, presenten una riquesa relativa d’endemismes dels grups dels tenebriònids i mol·luscs gastròpodes. Hi excel·leixen les espècies Stenosis intricata, Asida planipennis, Alphasida depressa, Pachichila sublunata, Lithorurus semicostatus (entre els coleòpters) i  Iberellus companyonii, Tudorella ferruginea, Xeroplexa mayoricensis, Xeroplexa frater,etc., entre els mol·luscs. Alguns autors assenyalen diferències morfològiques de les poblacions de les espècies esmentades, en darrer lloc, en els illots més extensos. Hi ha també elements faunístics d’afinitats meridionals en algun dels illots (per exemple, Leucochroa cauriosula a algunes illes de Calvià). Palmer& Pons (1996) han demostrat diferències consistents entre la fauna invertebrada de les illes poblades per rates (més pobra en endemismes) i les que no han estat ocupades pels rosegadors introduïts (més original i valuosa).

Sols cinc d’aquestes illes (l’illa del Toro, es Malgrats, l’illa des Conills, sa Dragonera i el Colomer) estan poblades per la sargantana balear, Podarcis lilfordi, llista a la qual podem afegir sa Porrassa, tot i que aquí els rèptils són escassos i provenen d’una introducció amb exemplars de l’arxipèlag de Cabrera. També hi ha sargantanes introduïdes, en aquest cas eivissenques, Podarcis pityusensis, a ses Illetes. L’absència de rèptils a illes relativament grans podria ser d’origen, si no hi quedaren animals aïllats en el moment que aquestes se separaren de l’illa gran. Els gecònids són presents a diverses illes (Tarentola mauretanica), però Hemidactylus turcicus sols es coneix de sa Illeta de Sóller.

 

Quant a les aus, s’ha de destacar la presència de colònies d’aus marines a les illes de Formentor, el Colomer, sa Illeta de Sóller, sa Dragonera, es Pantaleu, es Malgrats, l’illa des Conills, l’illa del Toro i sa Porrassa. L’espècie més difosa és Larus michahellis, seguida pel corb marí, Phalacrocorax aristotelis desmarestii, refugiat en els illots de major relleu; la gavina roja, Larus audouinii (que també ha criat a l’illa dels dos Pans) cria regularment a sa Dragonera i a Formentor. El virot gros, Calonectris diomedea, té una gran colònia as Pantaleu i algunes parelles a l’illa del Toro; a ambdues illes es coneix també la reproducció de la noneta, Hydrobates pelagicus melitensis, amb pocs efectius. L’endèmic Puffinus mauretanicus, virot petit, sols ha estat assenyalat as Malgrats, l’illa des Conills i sa Dragonera.

 

Entre els rapinyaires, cal esmentar la gran colònia de falcó marí, Falco eleonorae, de sa Dragonera (vegeu-ne fitxa). El falcó peregrí, Falco peregrinus, també hi és present, així com a altres illots. En canvi, des de fa anys, l’àguila peixatera, Pandion haliaetus, sols és una visitant més o menys regular, però només nidifica a les costes mallorquines properes i no a les illes menors d’aquest clúster. Ho va fer, fa un segle, a sa Dragonera.

 

Les dades de quiròpters són molt fragmentàries, i no s’ha fet cap estudi sistemàtic d’aquest grup en els illots.

 

Els únics mamífers terrestres presents són introduïts: la rata negra, Rattus rattus, és present a Formentor, i tal vegada en altres illes menors. El conill era present a sa Porrassa, però sembla haver-s’hi extingit espontàniament. Han estat desratitzades as Malgrats, l’illa dels Conills i sa Dragonera, on també s’eliminaren els ratolins i els conills. L’evolució de la vegetació i de la fauna autòctona es beneficien ràpidament d’aquests projectes de restauració biològica.

Cal esmentar també el cas de les cabres. En els darrers anys, sols se n’ha assenyalat presència esporàdica a sa Illeta de Sóller, on es diu que arriben nedant des de la costa (tot i que podria ser també que hi fossin introduïdes pels propietaris), però hi ha hagut introduccions reiterades de cabres, almenys, a les illes des Pantaleu, Formentor i el Colomer (on, per cert, va morir estimbat un dels darrers practicants d’aquestes translocacions, els anys 70 del segle passat). A sa Dragonera varen viure cabres assilvestrades fins als anys 70, quan l’empresa que projectava urbanitzar l’illot les va eliminar en benefici de la recuperació de la coberta vegetal.

 

Amb referència al medi marí hi ha grans diferències entre uns illots i uns altres. Aquells situats en badies o zones més o menys protegides de l’embat del mar, com es Pantaleu i l’illa d’Alcanada, tenen uns fons més soms que els situats més a mar obert. Comunitats d’algues fotòfiles que hi ha a la part rocosa submergida deixen pas a alguers de Posidonia oceanica ben constituïts. Aquests alguers són presents també en la majoria de les altres illes, si bé en extensió molt menor. Són especialment remarcables els fons de l’illot del Colomer, travessat per un túnel submarí on abunden les esponges i altres invertebrats a causa dels corrents intensos que s’hi originen. Sa Dragonera és remarcable pels seus hàbitats submergits, probablement els fons més interessants i diversos de les Gimnèsies pel que fa a la flora i a les comunitats algals (vegeu-ne fitxa).

 

Les illes Malgrats i el Toro tenen comunitats submergides relativament comunes a totes les Balears però com que són reserves marines la seva riquesa íctica és remarcable en molts indrets, principalment al Toro. L’abundància d’adults reproductors de diverses espècies, com diversos anfossos, l’escorball o el déntol, fan que siguin punts clau per a la reproducció d’aquestes espècies a les Illes Balears.

 

Els darrers albiraments de vell marí, Monachus monachus, registrats amb seguretat a les Balears varen tenir lloc l’any 2008, quan un exemplar adult, probablement femella, va ser sorprès a una cova subaquàtica de l’illa del Toro, i es va mantenir a la zona sud i oest de Mallorca un mínim de catorze mesos. Es va observar també a les immediacions de sa Dragonera.

Pressió


Ja fa vint-i-cinc anys que les possibles pressions urbanístiques sobre les illes menors, que es podien derivar de les expectatives turístiques que s’alçaren a la totalitat de les Balears, foren legalment conjurades per una llei urbanística del Parlament de les Illes Balears, que les va fer inedificables definitivament. Enrere quedaven els projectes d’urbanització de sa Dragonera, i previsions més o menys avançades d’unir algunes illes a terra per crear abrics portuaris o edificacions de serveis turístics. Aleshores, al 1991, la Comunitat Autònoma de les Illes Balears no tenia encara competències en matèria ambiental i, per tant, aquella llei es limità a fer inedificables un gran nombre d’espais naturals, entre els quals figuraven les illes menors.

Les pressions existents es deriven de les espècies introduïdes en èpoques més o menys antigues, descrites més amunt; i de les visites, poc controlades en general, especialment freqüents a les illes més properes a terra (Alcanada, illot de la Victòria, es Porros, ses Illetes, sa Porrassa…). En aquesta darrera, confrontada a la platja turística de Magaluf, s’han produït diversos episodis de focs accidentals, que han arribat a afectar la major part de la superfície de l’illot. Anys enrere es va produir també un incendi as Pantaleu, en un accident provocat per focs artificials el 4 de juliol (la localitat immediata de Sant Elm és la residència estival d’algunes famílies franceses).

Al medi marí les pressions principals són les derivades de la sobrepesca (això no passa als Malgrats i al Toro, protegides com a reserves marines estrictes (sense captures) i les de les espècies d’algues invasores (Lophocladia lallemandii a les zones superficials, Womersleyella setacea a les profundes, Acrothamnion preissii als alguers i Caulerpa cylindracea una mica per tot). Altres espècies introduïdes, com el cranc Percnon gibbesi, no tenen un impacte tan gran. Aquest cranc és una de les captures preferides dels anfossols. Entorn dels illots des Pantaleu i d’Alcanada, sobretot al primer, hi ha un impacte evident sobre els fons a causa de l’ancoratge de les embarcacions de lleure.

Gestió i conservació


Hi ha un bon nivell de gestió de les illes incloses en el Parc Natural de sa Dragonera (l’illa homònima, es Pantaleu i sa Mitjana), amb una planificació aplicada (homologable a la d’una reserva natural), així com del Faralló d’Albarca (parc de Llevant), i d’altres incloses a reserves marines (el Toro, es Malgrats, etc.).

La resta d’illes, però, no gaudeixen de gestió ni de vigilància. Bona part d’aquestes formen part de la Xarxa Natura, com a LIC i/o ZEPA, i per tant, és d’esperar que els futurs plans de gestió de Natura 2000 els arribin a beneficiar.

Referències


Ballesteros, E; Cebrian, M., 2003.

Tableau récapitulatif des clusters et îles du sous-bassin


NOMBRE DEL CLUSTER NOMBRE DE LAS ISLAS E ISLOTES NOMBRE DEL ARCHIPIÉLAGO Superficie (ha) Altitud máxima (metros) Lineal costero (metros) Distancia a la costa (Millas Náuticas) Coordenadas geográficas Propiedad Islas con al menos una figura de protección Organismo gestor
Latitud Longitud
Mallorca es Farallò d’Albarca 0,365394 22 280 161 39,7699 3,40623 Etat  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat et Direcció General de Pesca i Medi Mar (Govern de les Illes Balears)
s’Aguilot 0,0247069 15 72 112 39,5346 2,36505 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%)
Alcanada 2,24361 8 580 151 39,8354 3,17049 Etat  (20%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears)
Illa de sa Caleta 0,778206 9 464 118 39,534 2,59249 Etat  (100%)
Dragonera 272,754 352 10535 109 39,5844 2,31983 Consell Insular de Mallorca (100%) Consell Insular de Mallorca
es Pans 0,686334 13 96 115 39,4654 2,47467 Etat – Ministerio de Defensa (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat et Direcció General de Pesca i Medi Mar (Govern de les Illes Balears)
Es Pontàs 0,102024 21 171 140 39,3257 3,14469 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General de Pesca i Medi Marí (Govern de les Illes Balears)
Farallò d’en Fred 0,121984 9 178 148 39,4047 3,26067 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears)
Illa de Formentor 11,695 38 1531 147 39,9212 3,14678 Dominio Publico Maritimo-Terrestre (20%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears)
Illot de sa Galera 0,273779 5 208 125 39,5347 2,70696 Etat  (100%)
Illa des Gorrions 0,0842973 1 95 112 39,5315 2,45853 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%)
es Malgrat 8,41304 63 2135 114 39,4982 2,45054 Dominio Publico Maritimo-Terrestre (20%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat et Direcció General de Pesca i Medi Mar (Govern de les Illes Balears)
Illa des Conills 1,07885 31 596 114 39,5024 2,45575 Dominio Publico Maritimo-Terrestre (25%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat et Direcció General de Pesca i Medi Mar (Govern de les Illes Balears)
Illa des Pas 0,347012 6 271 118 39,5312 2,58873 Etat (100%)
sa Mitjana 0,33339 7 247 109 39,5856 2,34171 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Consell Insular de Mallorca
Es Colomer 112 39,944976 3,131132 N/A
es Pantaleu 2,43207 28 694 109 39,5769 2,34803 Etat – Ministerio de Defensa (100%) Consell Insular de Mallorca
es Farallò de Porto Colom 0,00842267 4 42 148 39,4153 3,27004 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears)
Illa de sa Porrassa 4,92883 35 966 117 39,5038 2,54531 Dominio Publico Maritimo-Terrestre (20%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears)
Illa des Porros 0,305888 2 211 151 39,7546 3,18801 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears)
Illot del Sec 0,192687 3 286 116 39,4782 2,54079 Etat – Ministerio de Defensa (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears)
s’Illeta 3,71521 70 913 131 39,8173 2,70992 Dominio Publico Maritimo-Terrestre (20%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears)
Illa d’en Sales 0,809025 15 436 118 39,5296 2,57339 Etat (100%)
Illa de sa Torre 4,28992 21 1324 118 39,5294 2,58782 Etat (100%)
Illa del Toro 0,577882 31 379 115 39,4623 2,4717 Etat – Ministerio de Defensa (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat et Direcció General de Pesca i Medi Mar (Govern de les Illes Balears)
Illot de la Victòria 0,195247 8 275 149 39,8735 3,16206 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears)
Llosa des Barcarets 1 39,86407 3,119042 N/A
s’Illeta des Camp de Mar 0,148079 2 215 112 39,5369 2,42229 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%)
Illot des Cranc 0,0235 40 99 39,538604 2,415169 N/A
Illot de sa Costa des Grec 0,0715 120 96 39,645829 2,43575 N/A
Es Banc de sa Pedrissa 0,0138 50 98 39,75893 2,631206 N/A
Es Còdols Blancs 0,073 70 99 39,76227 2,64191 N/A
Es Tres Còdols 0,0147 55 99 39,7686119 2,6541667 N/A
Illot de sa Teula 0,0549 90 117 39,86912 3,18597 N/A
Es Farallò de sa Bassa Blanca 0,0969508 1 129 151 39,8407 3,17838 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears)
Farallò de Cala Gat 0,1012 140 133 39,708484 3,475462 N/A
s’Illot 0,0983 110 133 39,5649986 3,37555552 N/A
es Farallò de Cala Ferrera 0,0935662 8 128 146 39,3754 3,24208 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears)

Print Friendly, PDF & Email

ISSN 2970-2321

Cette fiche a été rédigée dans le cadre du projet d’Atlas encyclopédique des Petites Iles de Méditerranée, porté par le Conservatoire du Littoral, l’Initiative PIM, et leurs nombreux partenaires.
This sheet has been written as part of the encyclopedic Atlas of the Small Mediterranean Islands project, carried out by the Conservatoire du Littoral, the PIM Initiative and their numerous partners.
(https://pimatlas.org)

CLUSTER

Subcuenca : BALEARES

Illes des Freus I de Formentera

Rédigé par : Virginia Picorelli, Vicenç Fortesa & Nuria Valverde

Date de création : 15/12/2017

 

Para citar esta versión : PICORELLI, V.,  FORTESA, V., VALVERDE, N. (2017). Ficha clúster : Illes des Freus I de Formentera – Subcuenca : Baleares.  Atlas of Small Mediterranean Islands. https://pimatlas.org/explorer-atlas/clusters/illes-des-freus-i-de-formentera/

Composición del clúster : islas 27
Composición del clúster : archipiélagos ?
Islas con al menos una figura de protección nacional ?
Islas con al menos una figura de protección internacional ?
Islas con al menos un organismo gestor ?

Descripció general


Aquest conjunt d’illes és, amb Cabrera, el més notable de les Balears per l’entitat d’algunes d’aquestes (s’Espalmador, s’Espardell), el nombre i diversitat d’elements que el componen i l’entorn en què se situen.

Es tracta d’un rosari estès de nord a sud al llarg de 12 km, des de la Punta de sa Torre de ses Portes (extrem meridional d’Eivissa) cap al cap septentrional de Formentera, des Trucadors, que queda guarnit d’illots tant a Llevant com a Ponent. Sols s’Espardell queda separat, quasi 4 km a llevant. Tot el grup d’illes queda inserit entre les terres d’Eivissa i Formentera, ocupades pels grans estanys, bona part dels quals estan transformats en salines. Per tant, és l’espai que combina amb més intensitat terra i aigua, amb el desenvolupament lineal coster més extens de tot l’arxipèlag, i que ha arribat als nostres dies en un estat de conservació favorable, tot i les fortes tensions socioeconòmiques a què ha estat sotmès.

Les illes són sensiblement planes, de materials geològicament joves: alguns afloraments de les calcàries i argiles miocèniques que constitueixen el sòcol de la zona estan complementats per les arenisques (maresos) quaternàries, que constitueixen gran part d’aquestes unitats en forma de dunes fòssils (turons), i aposicions dunars holocèniques, actuals, algunes de gran entitat. Els geòlegs estimen que la gran llosa contínua, de calcàries del miocè superior, que unia Eivissa i Formentera es va trencar fa uns cinc milions d’anys amb la crisi messiniana. Tot i aquesta fragmentació, les dues grans illes han estat unides, fins fa pocs milers d’anys, per aposicions sedimentàries dunars i encara més amb les baixades del nivell del mar d’èpoques glacials, i les més baixes, submergides en els períodes de transgressions marines. Som, per tant, davant el grup d’illes més joves, per constitució i per separació, de les costes baleàriques.

Som a l’indret més àrid de les Balears, per la seva situació meridional i topografia modesta, que no genera ni un règim consistent de brises, i molt menys cap pluja orogènica. Les temperatures anuals es troben entre els 18 i els 26 °C, i les precipitacions presenten una gran variació interanual, de 300 a 470 mm. En definitiva, un clima semiàrid mesotèrmic que resulta el factor limitant més estricte per a la vegetació local.

Coneixement


Interès


Des del punt de vista geomorfològic, la profusió d’illes tan pròximes és ja un element d’interès intrínsec. La diversitat del tipus de litoral resulta també molt atractiva: petits penya-segats rocosos amb evidència dels estrats miocènics a s’Espalmador i s’Espardell, alguns dels quals mostren cúmuls de blocs basals de gran entitat, pel col·lapse provocat per l’erosió marina; trams rocosos baixos, profusament esculpits per l’acció de les ones, amb pinacles, cocons i blocs; algunes platjoles d’arenes blanques d’origen biològic (closques de foraminífers i restes d’altres organismes marins, com mol·luscs i equinoderms); el gran sistema dunar de s’Espalmador, la petita zona humida d’aquesta mateixa illa… En resum, un conjunt heterogeni i harmònic que congria un dels paisatges més originals i reconeguts de tot l’àmbit mediterrani.

La coberta vegetal és modesta, per les limitacions climàtiques i edàfiques. Als illots més grans cal assenyalar, però, l’entitat d’alguns poblaments de savines, Juniperus phoenicea, que a s’Espalmador presenten talles notables a la zona dunar i a la Cala de sa Torreta; a més, hi excel·leix la molt ben conservada vegetació dunar de s’Espalmador amb espècies rares a les Balears, com Lotus halophilus o Linaria pedunculata i endèmiques, com Chaenorhinum formenterae i el molinet Silene cambessedesii. Aquest illot es l’únic de les Balears que presenta una petita zona humida, una llacuna salobre amb una orla de vegetació lacustre relativament ben desenvolupada.

En alguns dels illots petits hi abunda el paràsit Cynomorium coccineum, que en altres zones de la Mediterrània va tenir una gran (i injustificada) fama de medicinal per a dolences masculines, a partir de la seva forma fàl·lica i color porprat.

La vegetació litoral és esparsa, però no desproveïda de singularitats, com l’abundància de la ravenissa pitiüsa, Diplotaxis ibicensis. Cal esmentar també el molt difós Limonium ebusitanum, endèmic de les Pitiüses.

Entre les comunitats vegetals més destacables dels petits illots podem destacar la comunitat d’all-porro (Allium communtatum) present a les petites illes des Freus i les comunitats ornitòfiles de Suaeda vera de s’Espardell i dels illots pròxims a Formentera.

La fauna invertebrada de més interès, com a tots els illots baleàrics, és la no voladora, que des de fa mil·lennis manté petites poblacions aïllades. Els coleòpters tenebriònids més rellevants són Pimelia elevata, Asida ludovici (amb dues subespècies), Alphasida ibicensis, Asida mater inmarginata, Heliopathes balearicus, Phylan mediterraneus, Crypticus pubens balearicus i Pachychila sublunata. Quant als mol·luscs, les espècies caroli i ebusitana del gènere Xerocrassa, de morfologies variables, conviuen en els illots més grans, però la primera està més distribuïda en els de superfície més reduïda. També s’ha detectat la presència d’aranyes endèmiques del gènere Nemesia.

En aquestes illes hi ha, com a mínim, onze poblacions de Podarcis pityusensis, de les quals nou han estat descrites com a subespècies diferenciades, tot i que actualment diverses d’aquestes han caigut en sinonímia. En qualsevol cas, és un conjunt d’un interès evident amb independència de les convencions taxonòmiques del moment. Alguns dels illots són poblats també per Tarentola mauretanica.

Les colònies d’aus marines són molt rellevants: tenim com a mínim dues colònies de virot petit, Puffinus mauretanicus, a s’Espalmador i s’Espardell. En aquesta darrera illa hi nidifica en abundància la noneta, Hydrobates pelagicus, i el corb marí, Phalacrocorax aristotelis. El virot gros, Calonectris diomedea, és un estival abundant, però hi ha poques parelles nidificants localitzades en aquest conjunt d’illes. La gavina roja, Larus audouinii, hi nidifica cada any; algunes colònies són irregulars i s’assenten sols alguns anys en distints illots, però la més important, a la solitud de s’Espardell, es manté de manera contínua, tot i que amb oscil·lacions del total d’efectius. Hi abunda, especialment en aquella illa, la gavina de peus grocs, Larus michahellis. Un altre dels seus valors és la colònia de falcia pàl·lida, Apus pallidus, que hi nidifica cada primavera. I, tot i la modesta altura dels penya-segats locals, diverses parelles de falcó pelegrí, Falco peregrinus, hi nidifiquen regularment. És interessant constatar que en els darrers decennis, la zona ha estat colonitzada per l’ànnera blanca, Tadorna tadorna, algunes parelles de la qual s’hi reprodueixen.

Esmentam, finalment, que aquestes aigües són predilectes per les aus atlàntiques que penetren per hivernar a la Mediterrània: s’hi observen en relativa abundància els mascarells, Morus basanus, anomenats localment boixos; i no és rara la presència de paràsits, Sterkorarius spp., i de cadafets, Fratercula arctica.

La riquesa local del medi marí és ben coneguda, amb comunitats molt diverses, de fons arenosos i rocosos. L’alguer de Posidonia oceanica —inclòs, com a valor natural rellevant, a la declaració per la UNESCO del Patrimoni de la Humanitat d’Eivissa— és molt extens al voltant de tots els illots, llevat del vessant de llevant de s’Espardell, on es presenta de manera discontínua, a causa de la dominància de fons rocosos amb fort pendent. És aquí i als dos extrems de s’Espardell, a s’Espardelló de Tramuntana i sobretot a s’Espardelló de fora, on hi ha poblaments importants de Cystoseira balearica i Cystoseira spinosa, així com fons dominants per herba torta (Osmundaria volubilis) i coral·ligen. A la part superficial, hi són abundants els poblaments d’herba saupera (Cystoseira stricta) i en un petit redol del nord de s’Espalmador hi ha una de les poques localitats conegudes de Cystoseira crinita de les Pitiüses. Són també interessants els fons de grapissar situats a llevant de s’Espardell. Les nacres (sobretot Pinna nobilis, encara que també s’hi troba Pinna rudis) tenen (o tenien fins a l’estiu de 2016) poblacions importants al voltant de tots els illots. També és remarcable l’existència d’una població particular del corall hermatípic, Cladocora caespitosa, a ponent de s’Espardelló, vora la seca d’aquest illot, amb densitats elevades d’aquest corall, entre 6 i 14 metres de fondària.

Una particularitat única a la Mediterrània és la presència d’individus de vida lliure que viuen entre el bosc de Cystoseira spp. Les poblacions íctiques es corresponen amb les presents als hàbitats corresponents. A la zona estrictament protegida de s’Espardell hi ha hagut una recuperació notable de les poblacions dels peixos més vulnerables a la pesca artesanal i recreativa. A s’Espardell es va detectar per primera vegada l’existència de reproducció mitjançant pseudoviviparisme a Posidonia oceanica, fenomen mai observat en cap macròfit permanentment submergit.

Pressió


Diverses d’aquestes illes han estat sotmeses a usos i transformacions intensos en el passat. Una part considerable de s’Espalmador ha estat cultivada (de fet, la figuera més gran de les Pitiüses, on tradicionalment aquests arbres s’han cultivat amb puntals que permeten estendre la copa horitzontalment, era una d’aquesta illa). Dels usos ramaders, n’hi ha testimonis toponímics: Cala de Bocs, Illa des Porcs… La introducció de conills, rates i eriçons ha alterat considerablement la fauna local, i algunes espècies eren caçades amb gran intensitat: hem conegut encara gent local que col·lectava tants polls de virot petit com podia per usar-los com a aliment o per al comerç local; i a s’Espalmador es capturaven milers de tords, Turdus philomelos, amb xarxes en els escassos punts d’aigua dolça de l’illa. Un altre ús amagridor va afectar la cobertura de savines, avui molt limitada, però que en el passat degué ser general a les illes més grans.

Aquesta pressió de transformació del territori o usos amagridors de la fauna terrestre es va mantenir fins al darrer terç del segle XX. Avui, però, ha passat a la història, substituïda pels usos turístics estivals, molt especialment els usos nàutics: la bellesa d’aquestes aigües i de les seves platges, la meteorologia favorable i la seguretat local ha incrementat fins a nivells de saturació la presència estival de navegants, des dels més sofisticats megaiots a les modestes embarcacions tradicionals i les excursions organitzades.

Tot i els esforços de les autoritats locals i una bona organització d’un servei de control dels fondejos (prohibits sobre els alguers), la situació no es pot considerar resolta. De fet, actualment l’impacte principal que suporten els alguers és el fondeig d’embarcacions, juntament amb la invasió per espècies introduïdes (Lophocladia lallemandii i Caulerpa cylindracea, principalment). Aquestes espècies invasores també tenen efecte sobre les comunitats sobre substrat rocós entre 21 i 50 metres de fondària. Tot i que darrerament hom ha observat una disminució en l’impacte de Lophocladia, el de Caulerpa cylindracea continua augmentant. La pesca —artesanal i recreativa— continua sent el principal impacte per a les poblacions íctiques en les zones no estrictament protegides.

Gestió i conservació


Tots els illots i els fons marins locals gaudeixen de protecció: són Àrees Naturals d’Especial Interès d’alt nivell de protecció (no s’hi pot edificar cap construcció nova); estan inclosos en el Parc Natural de ses Salines d’Eivissa i Formentera, qualificats com a Reserva Natural de Protecció Estricta, excepte alguns sectors de s’Espalmador, que són àrees de conservació predominant; i els fons marins són simultàniament Parc Natural i Reserva Marina. A més, estan inclosos en la Xarxa Natura 2000 amb la doble qualificació de LIC i ZEPA.

Tant el Parc com la Reserva Marina disposen de personal de vigilància i la gestió està assegurada per una planificació prou detallada. La intensitat dels usos turístics estivals, però, desborden els mitjans disponibles.

Referències


Ballesteros, E.; Cebrian, E., 2004.

Ballesteros, E. [et al.], 2005.

Ballesteros, E. [et al.], 2007.

Cebrian, E.; Ballesteros, E., 2007.

Gen-Gob, 2003.

Kersting, D. K. [et al.], 2016.

Kersting, D. K. [et al.], 2017.

Kuhbier, H. [et al.], 1984.

Mata, R.; Roig, X., 2016.

Tableau récapitulatif des clusters et îles du sous-bassin


NOMBRE DEL CLUSTER NOMBRE DE LAS ISLAS E ISLOTES NOMBRE DEL ARCHIPIÉLAGO Superficie (ha) Altitud máxima (metros) Lineal costero (metros) Distancia a la costa (Millas Náuticas) Coordenadas geográficas Propiedad Islas con al menos una figura de protección Organismo gestor
Latitud Longitud
Des Freus Illa d’en Forn,Illa des Pouet 1,25596 7 442 56 38,754 1,43051 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears) et Direcció General de Pesca i Medi Marí (Govern de les Illes Balears)
en Caragoler 0,597148 7 386 56 38,8267 1,4076 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears) et Direcció General de Pesca i Medi Marí (Govern de les Illes Balears)
s’Espardell 48,9309 30 4628 59 38,7964 1,47748 Dominio Publico Maritimo-Terrestre (10%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears) et Direcció General de Pesca i Medi Marí (Govern de les Illes Balears)
s’Espardellò 1,22142 3 570 59 38,7873 1,483 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears) et Direcció General de Pesca i Medi Marí (Govern de les Illes Balears)
s’Espalmador 138,275 25 7868 56 38,786 1,42468 Dominio Publico Maritimo-Terrestre (10%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears) et Direcció General de Pesca i Medi Marí (Govern de les Illes Balears)
Escull de’n Terra 0,493718 4 290 56 38,8306 1,40556 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears) et Direcció General de Pesca i Medi Marí (Govern de les Illes Balears)
Illa des Fonoll Marí 0,344565 3 335 56 38,7263 1,45653 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears) et Direcció General de Pesca i Medi Marí (Govern de les Illes Balears)
Escull de Fora des Cap des Falcò,Farallones de Punta Rama nord 0,0764 50 53 38,829734 1,370739 N/A
Escull d’en Terra des Cap des Falcò,Farallones de Punta Rama sud 0,0287 140 53 38,828878 1,371123 N/A Direccion general de Pesca
Illa de Castaví 1,29044 6 479 56 38,7742 1,41689 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears) et Direcció General de Pesca i Medi Marí (Govern de les Illes Balears)
Illa de ses Parres 0,437559 4 270 56 38,7305 1,45287 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears) et Direcció General de Pesca i Medi Marí (Govern de les Illes Balears)
Illa de s’Alga 0,566889 4 426 56 38,7766 1,42655 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears) et Direcció General de Pesca i Medi Marí (Govern de les Illes Balears)
s’Illeta Negra Grossa 1,39928 5 573 56 38,8161 1,4036 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears) et Direcció General de Pesca i Medi Marí (Govern de les Illes Balears)
Negra Petita,s’Illeta Negra Petita,Isla Negra petita del Freu 0,8081 3 460 55 38,814167 1,4041667 Sant Josep de sa Talaia (100%) Direccion general de Pesca
es Penjats 7,59692 13 1374 56 38,8164 1,41065 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears) et Direcció General de Pesca i Medi Marí (Govern de les Illes Balears)
Illa des Porcs 1,39995 5 628 56 38,7989 1,42246 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears) et Direcció General de Pesca i Medi Marí (Govern de les Illes Balears)
Illa des Conills 0,501767 10 257 56 38,7512 1,43108 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears) et Direcció General de Pesca i Medi Marí (Govern de les Illes Balears)
Illa de sa Torreta 5,45972 5 1130 56 38,7931 1,41837 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears) et Direcció General de Pesca i Medi Marí (Govern de les Illes Balears)
Escull d’en Palla 0,1208 7 250 56 38,750147 1,431225 Formentera (100%) Direccion general de Pesca
Escull des Pou 0,0541 65 56 38,752768 1,430993 Formentera (100%) Direccion general de Pesca
Illa de Tramuntana 0,175 150 56 38,7555542 1,42999995 Formentera (100%) Direccion general de Pesca
Esculls des Pas Nord 0,0206155 2 47 56 38,7979 1,42331 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears) et Direcció General de Pesca i Medi Marí (Govern de les Illes Balears)
Esculls des Pas Sud 0,0961044 3 139 56 38,7974 1,42371 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat (Govern de les Illes Balears) et Direcció General de Pesca i Medi Marí (Govern de les Illes Balears)
Escull des Polp 0,0758 130 57 38,7283325 1,45666671 Formentera (100%) Direccion general de Pesca
Illa de s’Aigua 0,1282 170 57 38,7244453 1,4594444 Formentera (100%)
Illot 0,0086 30 58 38,71183 1,478794 Formentera (100%)
Illot 0,009 30 58 38,710794 1,479088 Formentera (100%) Direccion general de Pesca

Print Friendly, PDF & Email

ISSN 2970-2321

Cette fiche a été rédigée dans le cadre du projet d’Atlas encyclopédique des Petites Iles de Méditerranée, porté par le Conservatoire du Littoral, l’Initiative PIM, et leurs nombreux partenaires.
This sheet has been written as part of the encyclopedic Atlas of the Small Mediterranean Islands project, carried out by the Conservatoire du Littoral, the PIM Initiative and their numerous partners.
(https://pimatlas.org)

CLUSTER

Subcuenca : BALEARES

Illes I Illots de Cabrera I Migjorn de Mallorca

Rédigé par : Jorge Moreno, Joan Mayol & Gabriel Bibiloni

Date de création : 15/12/2017

 

Para citar esta versión : MORENO, J.,  MAYOL, J., BIBILONI, G. (2017). Ficha clúster : Illes I Illots de Cabrera I Migjorn de Mallorca – Subcuenca : Baleares.  Atlas of Small Mediterranean Islands. https://pimatlas.org/explorer-atlas/clusters/illes-i-illots-de-cabrera-i-migjorn-de-mallorca/

Composición del clúster : islas 35
Composición del clúster : archipiélagos ?
Islas con al menos una figura de protección nacional ?
Islas con al menos una figura de protección internacional ?
Islas con al menos un organismo gestor ?

Descripció general


Aquest clúster d’illes és definit per l’arxipèlag de Cabrera, una continuació emergida i fraccionada de la serra de Llevant de Mallorca, de materials predominantment juràssics (calcàries i dolomies) i eocens (conglomerats i gresos), sotmesos al plegament alpí, de relleu i perfils costaners molt complexos i variats.

Hem inclòs al grup el conjunt d’illots meridionals de Mallorca, molt relacionats biogeogràficament amb Cabrera, tot i les diferències geomorfològiques, ja que la seva constitució és de calcarenites del Plioplistocè i la separació de la costa mallorquina, molt recent.

L’arxipèlag de Cabrera està integrat per una illa major, Cabrera Gran, una d’extensió mitjana, l’illa des Conills, i un total de 17 illots. La superfície total és de 1.352 ha i el perímetre costaner, de 54 km.

L’illa principal té una extensió de 1.154 ha. El relleu és moderadament abrupte, amb una altitud màxima de 172 metres a na Picamosques. La descriurem amb més detall a la seva fitxa.

Al nord de Cabrera tenim l’altra illa, la des Conills o Conillera, amb una extensió de 137 ha. El seu perfil és menys retallat que el de Cabrera, sense cales, llevat de la cala Estreta, al nord de l’illa. També té algunes coves litorals; a una d’aquestes, a la zona des Blanquer, visqueren els darrers vells marins de les Balears. Cap a Mallorca, direcció nord/nord-est, es troben la resta d’illots majors, emergències de fragments de la serra de Llevant: na Redona, s’Esponja, na Plana, na Pobra i na Foradada.

A l’est i sud de Cabrera Gran, els illots són d’extensió molt menor: el més notable és l’Imperial, al cantó sud-est, un penyal de 3 ha de superfície, 70 m d’alçada i parets verticals. També tenim en aquesta zona l’illa des Fonoll i l’illot de l’Olla. Al migjorn s’escampa el grup des Estells, abruptes i diminuts, i un dels més impressionants de tot l’arxipèlag, i l’illot de ses Rates, a la badia d’Enciola, amb un arc natural que s’enfonsa com una columna de pedra tallada fins a més de 20 m de profunditat.No hi ha illots a l’oest  de Cabrera.

Quant a les illes del migjorn mallorquí, són un total de deu, tres de les quals excel·leixen per la seva extensió: na Guardis, davant el port de la colònia de Sant Jordi, de gairebé 2,5 ha i 10 m d’altura; na Moltona, de 5,7 ha i 11 m; i na Pelada, d’1,3 ha i 9 m. Les dues primeres tenen, com descriurem, una coberta vegetal relativament densa, però na Pelada (com el seu nom indica) està quasi desproveïda de vegetació i mostra clarament la seva constitució geològica, d’eolianites modernes que constitueixen la duna fòssil més espectacular de les Balears, objecte d’explotació fins al segle XX i amb notabilíssims grafits dels trencadors de pedra.

El clima d’aquesta zona és el més àrid de Mallorca, amb un rang de temperatures entre 4 i 35 ºC, i una mitjana de 17,4 ºC, i amb una mitjana de precipitació de 380 mm/a. Pel que fa al vent, majoritàriament domina el de component sud-sud-oest, si bé a l’hivern imperen els vents del nord.

Coneixement


Interès


Geologia

 L’arxipèlag de Cabrera es considera estructuralment com la prolongació de la serra de Llevant de Mallorca. El conjunt presenta un interès geològic elevat, de gran complexitat tectònica amb anticlinals i sinclinals, falles, plecs i encavalcaments ben visibles, així com una sèrie d’estructures geològiques associades que proven que l’arxipèlag va estar sotmès a un fort període de compressió que se situa entre 27 i 15 milions d’anys, entre l’Eocè superior i el Miocè superior.

Història del coneixement geològic de Cabrera[1]

En l’evolució del coneixement geològic de l’illa de Cabrera es poden diferenciar diverses etapes: la primera, fins al 1929, la segona, entre aquest any i el 1974, la tercera, fins al 1993 i la quarta, fins a l’actualitat.

Primera etapa

El 1834 el general De la Mármora, que estableix el primer mapa geològic de Mallorca, considera Cabrera composta per materials terciaris. Bouvi, el 1867, cita l’existència de neocomià a Cabrera. Hermite, en la seva tesi doctoral sobre Mallorca i Menorca (1879), confirma la presència de neocomià (ammonits) a “Cala Amboitxa” (Cala en Boixar), a la font de l’Olla i a 1 km a l’est del castell, recobert per nummulític, cita eocè mitjà amb nummulits i equídnids. Nolan, també el 1879, confirma el nummulític de Cabrera.

El 1920 Gómez Llueca, en una nota publicada per l’Acadèmia de Ciències de París, cita per primera vegada el lies mitjà i superior a Cabrera. Posteriorment, l’any 1929, en el seu treball sobre la geologia de les illes de Cabrera, sa Conillera i altres de pròximes, realitza el primer mapa geològic de l’arxipèlag.

Segona etapa

Durant aquesta etapa, es duen a terme molt pocs treballs sobre l’illa de Cabrera. La situació sociopolítica de l’època i la posterior necessitat de sol·licitar permís a l’autoritat militar va dificultar sens dubte l’accés a l’arxipèlag. Els primers treballs que es coneixen són els de Montoriol sobre el carst de Cabrera, de 1961 i 1971, basats en campanyes començades el 1959. El 1971 Maluquer publica un treball sobre els mol·luscs terrestres a l’illa de Cabrera. El 1974 Trías publica a la revista Endins “Una campanya a les illes de Cabrera”, centrat en l’estudi de coves i cavitats.

Tercera etapa

En els anys 1974 i 1975, un grup de geòlegs de les universitats de Palma i de Barcelona, sota la direcció de Lluís Pomar, van dur a terme dues campanyes de cartografia geològica. També va participar en una de les campanyes D. Joan Cuerda Barceló, que, a més dels seus coneixements del quaternari per la seva condició de militar, va facilitar en gran manera la relació amb l’autoritat competent.

En aquestes campanyes, a més de realitzar una cartografia geològica una mica més detallada que la de Gómez Llueca, es van aixecar perfils geològics i es van prendre moltes mostres litològiques i d’ammonits, que es van remetre a especialistes per estudiar-les. Es van identificar els nivells de hardground en diverses localitats i, sobre aquests, els nivells nodulars amb ammonits. Els primers resultats es van exposar, com a comunicació, a la seu de la Fundació Europea Dragan (Palma), a la sessió conjunta de la Societat d’Història Natural de les Balears, la Societat Catalana de Biologia i la Institució Catalana d’Història Natural, el 21 de març de 1976.

El 1976 J. Cuerda publica una primera nota sobre el quaternari de Cabrera. El mateix any, Pomar inclou dins del seu treball sobre la tectònica de gravetat a Mallorca exemples d’olistòlits identificats a la zona del castell-punta des Pavellons. El 1979 López i Serra publiquen un treball sobre l’eocè de l’illa.

Amb l’estudi de les mostres enviades als especialistes, el 1980 Guillem Colom publica un treball sobre les litofàcies i micropaleontologia del lies inferior, en el qual inclou també els resultats d’algunes mostres soltes, que arriben fins al cretaci inferior. El 1983 Fornós, Pomar i Rodríguez-Perea publiquen un estudi sobre el miocè. El 1983 i 1984 publiquen dos estudis més sobre el mateix tema.

El 1984-85 un equip format per geòlegs de les universitats de Barcelona, Màlaga, Granada i Palma, publiquen una síntesi estratigràfica sobre la base dels resultats de l’anàlisi del material paleontològic procedent de les campanyes anteriors i de les tasques pròpies per a l’aixecament d’una cartografia feta el 1984. En aquest treball s’elabora la columna estratigràfica tipus. També en els anys 1984-85, Sàbat i Santanach publiquen sengles treballs sobre tectònica extensiva d’edat juràssica i unitats estructurals de Cabrera. Sàbat elabora un plànol geològic de l’illa de Cabrera a escala 1:10.000.

El 1988 Ramos Guerrero, en la seva tesi sobre el “Paleogen de les Balears”, estudia també el de Cabrera. El 1991 Fornós i Rodríguez-Perea publiquen un treball sobre el miocè superior de l’Illa des Conills. També el 1991, l’Institut Geològic i Miner d’Espanya publica el full geològic de Cabrera a escala 1:50.000, amb treballs elaborats el 1984.

El 1993 Lluís Moragues, per encàrrec de la Junta d’Aigües de Balears, fa una revisió de la cartografia geològica de l’illa de Cabrera, que inclou un mapa a escala 1:10.000, talls geològics i columnes litològiques. L’objectiu és avaluar les possibilitats de captació d’aigua per a proveïment.

El 1993 es publica, dins les monografies de la Societat d’Història Natural de les Balears, la “Història natural de l’arxipèlag de Cabrera”, coordinada per J. A. Alcover, E. Ballesteros i J. J. Fornós (editors). En aquest magnífic treball se sintetitzen tots els coneixements geològics disponibles fins a la data i es podria considerar com la culminació del coneixement geològic de l’illa de Cabrera.

Quarta etapa

Amb la culminació dels treballs de 1993, hi ha tres plànols geològics que no coincideixen. El 2011 un grup de geòlegs de l’Associació de Geòlegs de les Illes Balears (AGEIB), analitzant algunes contradiccions entre les diferents cartografies geològiques i amb l’objectiu de dotar el Parc d’una infraestructura geològica la qual no tenia fins al moment, es van plantejar l’elaboració d’un treball de cartografia i de documentació gràfica de les estructures geològiques i dels elements del patrimoni geològic de l’illa. Amb aquesta finalitat, s’ha elaborat una campanya el 2012 i dues campanyes el 2013, i hi ha previst dur a terme dues campanyes més, amb la finalitat de concloure la cartografia geològica i la documentació dels punts d’interès geològics més rellevants.

Paral·lelament i sense cap contacte amb aquest equip, l’IGME ha elaborat una guia geològica del Parc Nacional de Cabrera. El mapa geològic no coincideix amb cap dels que s’han fet anteriorment, la qual cosa aconsella culminar els treballs empresos per l’AGEIB per intentar arribar a una síntesi.

 

Flora

La flora i vegetació tenen una diversitat notable, efecte de la confluència de factors diversos: l’extensió de cada illa, l’exposició als temporals, la constitució i tipus de sòl, el relleu i la història.

Cabrera és l’illa més rica, amb més de cinc-centes espècies, un conjunt important de les quals són ruderals. Cal destacar la presència d’un nombre remarcable d’endemismes balears, alguns d’aquests amb abundància relativa, com Allium antonii-bolosii, Astragalus balearicus, Dorycnium fulgurans, Euphorbia maresii subsp. maresii, Paeonia cambessedesii, Helleborus lividus, Rhamnus ludovici-salvatoris i, més concretament, un d’exclusiu de l’illa, Rubia balearica subsp. caespitosa.

La vegetació de Cabrera és molt variada, però hi predominen dues formacions vegetals. D’una banda, les màquies esclerofil·les de mata (Pistacia lentiscus) i ullastre (Olea europaea subsp. sylvestris), que s’alternen amb els savinars (Juniperus phoenicea subsp. turbinata), de composició florística similar. I de l’altra, les garrigues de xipell (Erica multiflora) i romaní (Rosmarinus officinalis), que en molts casos es presenta amb cobertura de pi blanc (Pinus halepensis).

Els illots amb menor superfície, fortament influenciats per l’esprai salí de les onades i la presència d’ocells marins, presenten una vegetació més uniforme. Entre totes les comunitats que hi són presents les més destacables són els matolls nitrohalòfils, amb Whitania frutescens de na Redona o l’Imperial i les formacions nitrohalòfiles representades pels endemismes Medicago citrina i Beta maritima subsp. Marcosii, que es troben a s’Estell de Fora, s’Estell des Coll i a l’illa de ses Bledes.

 

Illa Nombre de tàxons Espècies d’interès Vegetació dominant
Na Moltona 107 Arum pictum subsp. sagittifolium, Diplotaxis ibicensis, Limonium caprariense, Romulea columnae subsp. assumptionis Màquia litoral esclerofil·la d’Olea europaea, Phyllirea latifolia subsp. media i Pistacia lentiscus
Na Foradada 19 Diplotaxis ibicensis, Limonium caprariense Vegetació nitrohalòfila de Suaeda vera
Illa des Conills 111 Cosentinia vellea, Limonium caprariense, Polycarpon polycarpoides subsp. colomense, Teucrium murcicum, Whitania frutescens Màquia litoral esclerofil·la d’Olea europea, Pistacia lentiscus amb Whitania frutescens
Estell de Fora 12 Beta maritima subsp. marcosii, Medicago citrina Vegetació nitrohalòfila Medicago citrina
L’Imperial 49 Limonium caprariense, Rhamnus ludovici-salvatoris, Teucrium murcicum, Whitania frutescens Vegetació esclerofil·la de Whitania frutescens i nitrohalòfila de Suaeda vera

 

Fauna

Quant a la fauna, hem de destacar diversos centres d’interès: les espècies diferenciades insularment, les aus marines, la migració i la fauna marina.

Del primer grup, pel que fa als invertebrats, han estat estudiats els nematodes, helmints, crustacis continentals (amb nou espècies endèmiques de l’arxipèlag de Cabrera), aràcnids, heteròpters, lepidòpters, sifonàpters, coleòpters (amb fenòmens de miniaturització) i mol·luscs (Alcover, J. A., Ballesteros, E. i Fornós, J. J., ed. 1993).

Les sargantanes (Podarcis lilfordi) tenen aquí un dels principals conjunts diferenciats: deu subespècies observades a Cabrera i quatre poblacions a les illes del Migjorn, no totes descrites encara.

Les aus marines són un dels grans valors locals: tres procel·lariformes, dos làrids, un pelecaniforme i un falconiforme es reprodueixen a la zona. El quadre resumeix de forma aproximada els efectius reproductors d’aquestes espècies en els darrers anys.

 

Espècie Nombre d’illes on cria Efectius aproximats
Hydrobates pelagicus 4 ? 300 pp (2000)
Puffinus mauretanicus 6 – 8 475 pp
Calonectris diomedea 13 425 (2011)
Phalacrocorax aristotelis 8 152 pp (2006)
Larus audouinii 9 408 pp (1996) 60 (2016)
Larus michahellis 6 530 pp (2015)
Pandion haliaetus 1 4 pp (2016)

La situació geogràfica d’aquestes illes condiciona la importància del flux migratori. Si bé la importància de la migració d’aus veleres o planejadores a les Balears és relativa, es pot dir que la immensa majoria de les que sobrevolen Mallorca a la tardor abandonen l’illa cap al sud sobre l’arxipèlag de Cabrera; i a la primavera, també hi ha notables concentracions. Més important encara és la migració de passeriformes que descriurem en la fitxa de Cabrera Gran. L’abundància d’aus migratòries és la clau per a les colònies de falcó marí, que totalitzen unes cinquanta parelles reproductores. Curiosament, la major part s’estableixen en els illots meridionals, quan el flux de la migració de tardor és de nord a sud. Probablement aquesta suposada anomalia s’explica perquè molts passeriformes migradors canvien de direcció en les primeres hores de llum, per abordar les illes després d’una nit de vol. La importància de la migració justifica també l’abundància local d’un altre rapinyaire, el falcó pelegrí (Falco peregrinus), del qual han arribat a criar a l’arxipèlag fins a nou parelles, que poden fer reeixir la seva progenitura gràcies al flux ornític primaveral.

Pressió


Amb l’arribada de l’economia turística a les Balears, va haver-hi diverses idees d’urbanitzar Cabrera, però la manca d’aigua i la propietat militar avortaren aquestes iniciatives, fins que la pressió popular en el darrer terç del segle XX va determinar l’esdevenir del Parc Nacional, procés que detallam en la fitxa de Cabrera.

Els usos nàutics recreatius varen conèixer una expansió enorme a partir dels anys 70, i Cabrera va esdevenir un destí pràcticament lliure, fins a la massificació i abusos esporàdics i impactants, que l’establiment del Parc Nacional va aconseguir corregir, no sense tensions. Actualment, els usos nàutics són poc controlats a la costa mallorquina, però l’accés a les illes petites és minoritari, i l’estat de conservació, correcte, en termes generals.

Gestió i conservació


El conjunt d’illes i illots que definim gaudeix d’una àmplia cobertura legal de protecció.

La més destacada i singular és sens dubte la pertinença esmentada anteriorment de Cabrera i dels illots que integren el subarxipèlag a un Parc Nacional. Aquesta mateixa àrea està igualment declarada zona d’especial importància per al Mediterrani (ZEPIM), a l’empara del Conveni de Barcelona. Tota l’àrea, juntament amb la resta d’illots costaners i les aigües que l’envolten, estan declarats LIC dins de la Xarxa Natura 2000, alhora que les aigües d’aquesta part de la zona LIC que no forma part del Parc Nacional es troben protegides per la figura de Reserva Marina. Tot un ventall de normes i possibilitats de gestió que permeten garantir la conservació d’aquestes illes i el seu entorn marí.

Referències


Alcover, J.A. et al. 1993

Robledo [et al.], 2016.

Vv.Aa., 2007

VV.AA. 2008

ROBLEDO ARDILA, P. (ed.), 2016.

Alfredo Barón Pértiz

Tableau récapitulatif des clusters et îles du sous-bassin


NOMBRE DEL CLUSTER NOMBRE DE LAS ISLAS E ISLOTES NOMBRE DEL ARCHIPIÉLAGO Superficie (ha) Altitud máxima (metros) Lineal costero (metros) Distancia a la costa (Millas Náuticas) Coordenadas geográficas Propiedad Islas con al menos una figura de protección Organismo gestor
Latitud Longitud
Cabrera-Migjorn de Mallorca Cabrera,Cabrera Gran 1141,23 172 38656 128 39,1451 2,94391 Etat – Ministerio de Defensa (100%) Conselleria de Medi Ambient, Ramaderia i Pesca
na Foradada 1,41068 27 244 128 39,2069 2,97887 Etat – Ministerio de Defensa (100%) Conselleria de Medi Ambient, Ramaderia i Pesca
Na Pobra 2,77242 27 886 128 39,2004 2,97322 Etat – Ministerio de Defensa (100%) Conselleria de Medi Ambient, Ramaderia i Pesca
na Plana 5,23323 22 1181 128 39,1966 2,97272 Etat – Ministerio de Defensa (100%) Conselleria de Medi Ambient, Ramaderia i Pesca
s’Esponja 0,319726 23 318 128 39,1951 2,96546 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Conselleria de Medi Ambient, Ramaderia i Pesca
Illa des Conills 136,507 123 6383 128 39,1834 2,96407 Etat – Ministerio de Defensa (100%) Conselleria de Medi Ambient, Ramaderia i Pesca
na Rodona 10,4685 59 1257 128 39,168 2,9764 Etat – Ministerio de Defensa (100%) Conselleria de Medi Ambient, Ramaderia i Pesca
Illa des Fonoll 0,329272 15 269 128 39,1483 2,96373 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Conselleria de Medi Ambient, Ramaderia i Pesca
Illa de ses Bledes 0,54985 11 377 128 39,1385 2,96179 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Conselleria de Medi Ambient, Ramaderia i Pesca
l’Imperial 2,68079 72 724 128 39,1255 2,95903 Etat – Ministerio de Defensa (100%) Conselleria de Medi Ambient, Ramaderia i Pesca
estell de s’Esclata-sang 0,603315 44 453 128 39,1257 2,94313 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Conselleria de Medi Ambient, Ramaderia i Pesca
Estell Xapat (den Terra),Estell Xapat de Ponent 0,448744 40 360 128 39,1261 2,93858 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Conselleria de Medi Ambient, Ramaderia i Pesca
estell de Fora 0,137311 31 175 128 39,1209 2,94013 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Conselleria de Medi Ambient, Ramaderia i Pesca
estell des Coll 0,375696 38 342 128 39,122 2,93612 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Conselleria de Medi Ambient, Ramaderia i Pesca
ses Rates 0,36429 20 238 128 39,1327 2,92315 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Conselleria de Medi Ambient, Ramaderia i Pesca
Morro d’en Tia,Cabrera – Morro d’en Tió 0,525 300 132 39,1522217 2,91750002 N/A Commission mixte de gestion
Islote Foradado,Islote Horadado 0,2761 160 133 39,204901 2,979103 N/A Commission mixte de gestion
s’Illot Pla,Islote Plano 0,5254 220 133 39,204901 2,976493 N/A Commission mixte de gestion
S’Olló,Illot de s’Olla 0,127066 8 142 128 39,1494 2,96401 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Conselleria de Medi Ambient, Ramaderia i Pesca
Estell Xapat de Llevant,Estell Xapat (s’Olla) 0,4487 40 470 18 39,1261261 2,9386559 N/A
Isla Corberana,Na Corberana 0,2871 210 128 39,3119431 2,98666668 N/A Direccion general de Pesca
Illot d’en Curt 0,439433 5 194 134 39,2793 3,03623 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat et Direcció General de Pesca i Medi Mar (Govern de les Illes Balears)
Illot des Corbs Marins 0,0109808 3 34 134 39,3142 3,00383 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat et Direcció General de Pesca i Medi Mar (Govern de les Illes Balears)
na Guardis 2,45588 10 747 134 39,3103 3,00116 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat et Direcció General de Pesca i Medi Mar (Govern de les Illes Balears)
Illa Gavina 0,309852 5 265 134 39,3339 2,98915 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat et Direcció General de Pesca i Medi Mar (Govern de les Illes Balears)
Isla Cabot,na Cabot 0,4259 240 128 39,3175011 2,98277783 N/A Direccion general de Pesca
Illot Gros de na Moltona 0,131302 1 156 134 39,3034 3,00857 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat et Direcció General de Pesca i Medi Mar (Govern de les Illes Balears)
na Moltona 5,72939 11 1105 134 39,3045 3,01075 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat et Direcció General de Pesca i Medi Mar (Govern de les Illes Balears)
na Llarga 0,710709 6 641 134 39,3257 2,98274 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat et Direcció General de Pesca i Medi Mar (Govern de les Illes Balears)
Illot de na LLarga,Isla Redona 0,0528 90 127 39,327294 2,983085 N/A Direccion general de Pesca
Illot de ses Roquetes 0,0697188 1 113 134 39,302 3,01903 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat et Direcció General de Pesca i Medi Mar (Govern de les Illes Balears)
s’Illot Petit de na Guardis 0,031 60 129 39,310798 3,006792 N/A Direccion general de Pesca
s’Illot Gros de na Guardis 0,063865 1 115 134 39,3112 3,00505 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat et Direcció General de Pesca i Medi Mar (Govern de les Illes Balears)
Illot de s’Estopa 0,193676 3 245 134 39,3128 3,0037 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat et Direcció General de Pesca i Medi Mar (Govern de les Illes Balears)
na Pelada 1,27365 9 494 134 39,2991 3,00986 Dominio Publico Maritimo-Terrestre  (100%) Direcció General d’Espais Naturals i Biodiversitat et Direcció General de Pesca i Medi Mar (Govern de les Illes Balears)

Print Friendly, PDF & Email