ISSN 2970-2321

Cette fiche a été rédigée dans le cadre du projet d’Atlas encyclopédique des Petites Iles de Méditerranée, porté par le Conservatoire du Littoral, l’Initiative PIM, et leurs nombreux partenaires.
This sheet has been written as part of the encyclopedic Atlas of the Small Mediterranean Islands project, carried out by the Conservatoire du Littoral, the PIM Initiative and their numerous partners.
(https://pimatlas.org)

ISOLE

Cluster : CICLOPI ARCHIPELAGO

Sous-bassin : SICILE

Faraglione Grande

Scritto da : Salvatore Pasta ; Pietro Lo Cascio

Data di creazione : 25/08/2021

Per citare questa versione :  PASTA, S., LO CASCIO, P. (2021). Foglio dell’isola : Faraglione Grande – Sottobacino : Sicilia. Atlas of Small Mediterranean Islands. https://pimatlas.org/faraglione-grande/

Comune Catania
Arcipelago Ciclopi Archipelago
Area (ha)
Costa (metri)
Distanza dalla costa (miglio nautico)
Altitudine massima (metri)
Coordinate geografiche Latitudine 37,560089
Longitudine 15,165281
Proprietà della terra /
Organo di gestione Commune d’Aci Castello et Université de Catane, consortium Isole dei Ciclopi
Stato di protezione nazionale /
internazionale /

Descrizione


Il Faraglione Grande, noto anche come Scoglio della Madonnina, presenta una caratteristica forma conica ed è alto circa 40 m s.l.m. ed è caratterizzato da versanti molto inclinati. Esso ha una superficie di circa 0,20 ha, dista circa 150 m dalla Sicilia, da cui lo separa un braccio di mare profondo circa un metro.

Le lave colonnari e a pillows di composizione basaltica (tholeiiti) che costituiscono il Faraglione Grande rappresentano i più antichi prodotti vulcanici dell’Etna e risalgono a circa 500.000 anni fa. Lo scoglio ricade in un’area interessata da un bioclima con termotipo termomediterraneo inferiore ed ombrotipo subumido superiore, con precipitazioni comprese tra 720 e 804 mm, temperature di 17-18 °C ed un periodo di stress termo-idrico che si protrae per 4-5 mesi.

Nel 1954 fu eretta una statua raffigurante Santa Maria Ausiliatrice (la Madonna della Buona Nuova), posta a circa 20 m s.l.m. e raggiungibile attraverso un’apposita scalinata che parte dalla base dello scoglio, dove vi è un approdo per le barche e una piccola piattaforma in cemento usata dai bagnanti d’estate. Per questo motivo lo scoglio è meta di pellegrinaggio annuale da parte di numerosi devoti. Le coppie appena sposate usano depositare un mazzo di fiori affinché la Madonna le protegga. La Madonna è inoltre la protettrice dei marinai che quando partono per mare le affidano il loro destino; essa viene festeggiata ogni anno ad Acitrezza la prima domenica di settembre. Mentre non si conosce l’origine del culto, la festa è stata introdotta nel 1907.

Stato delle conoscenze


Il primo inventario della flora vascolare del Faraglione Grande fu redatto da A. Musmarra negli anni Quaranta del XX secolo; G. Siracusa ha aggiornato le conoscenze floristico-vegetazionali censendo 48 taxa nel 1995. Un aggiornamento molto dettagliato della flora vascolare e della vegetazione dello scoglio è stato pubblicato nel 2017 a seguito di accurate indagini multisciplinari effettuate in diverse stagioni durante il biennio 2015-2016 da G. Sturiale (CUTGANA) e da S. Sciandrello e P. Minissale dell’Università di Catania.

Le conoscenze erpetologiche si basano sullo studio di materiale conservato nelle collezioni museali e raccolto in prevalenza durante la fine del XIX secolo, condotto da Antonio Taddei alla fine della seconda metà del Novecento. Nel primo decennio del XXI secolo, ulteriori prospezioni sono state condotte da P. Lo Cascio e G.F. Turrisi.

Sulla base di quanto emerge dalla consultazione della letteratura scientifica disponibile, ad oggi mancano dati sulla fauna invertebrata terrestre, mentre sono disponibili alcuni dati sull’avifauna, frutto di osservazioni effettuate nel corso degli ultimi dieci anni da R. Ientile.

Interesse


Il Faraglione Grande rappresenta uno degli scogli più suggestivi del cluster. La forte inclinazione, l’assenza pressoché totale di suolo e l’esposizione alla salsedine giustificano la netta predominanza delle terofite (52% della flora complessiva). Sulla base del più recente censimento, l’isolotto conta 102 taxa vegetali: si tratta perlopiù di piante vascolari nitrofile e ruderali legate agli ambienti disturbati, di specie alofile-subalofile ad ampia distribuzione e di esotiche naturalizzate – spesso invasive – come Ailanthus altissima.

Le scogliere rocciose (habitat 1170) emergono da fondali solidi e incoerenti o molli, e offrono substrati duri e compatti alle comunità bentoniche (alghe, animali e concrezioni coralligene). La vegetazione marina delle scogliere, la cui zonazione si articola in funzione della profondità e della disponibilità di luce, è molto ricca ed estremamente diversificata. Le numerose comunità sessili tipiche dei substrati rocciosi che caratterizzano il piano sopralitorale della fascia costiera del SIC, riferite alla classe Entophysalidetea, sono talora in contatto catenale con consorzi litofili aeroalini molto semplificati riferibili ai Crithmo-Limonietea (habitat 1240).

Su superfici più o meno pianeggianti con pochi centimetri di suolo, nei piccoli spazi aperti all’interno dell’arbutesto alonitrofilo (Suaedo verae-Atriplicetum halimi, habitat 1420). Si osservano inoltre consorzi terofitici alo-nitrofili tipici delle coste rocciose (habitat 1310), riferiti alle asociazioni Trifolio scabri-Catapodietum balearici Brullo & Giusto del Galdo 2003 e Parapholido incurvae-Spergularietum bocconei Brullo, Scelsi & Spampinato 2001.

Gli arbusteti subalo-nitrofili (habitat 1430) sono localmente rappresentati dalle associazioni Suaedo verae-Atriplicetum halimi Biondi 1988 e Atriplici halimi-Artemisietum arborescentis Biondi 1988.

In cima al Faraglione Grande si rinvengono nuclei di macchia sclerofilla sempreverde riferiti all’associazione Asparago acutifolii-Oleetum sylvestris Bacchetta et al. 2003 (habitat 5330).

Lo scoglio ospita tre specie di Rettili, Hemidactylus turcicus, Tarentola mauritanica e Podarcis siculus; la locale popolazione di quest’ultimo è stata descritta in passato Lacerta sicula ciclopica, ma indagini più recenti hanno evidenziato che questo popolamento microinsulare è scarsamente differenziato e privo di valore tassonomico.

Per quanto riguarda l’avifauna, il sito è assiduamente frequentato dal Falco pellegrino Falco peregrinus; la sommità del Faraglione Grande rappresenta infatti la vetta più alta e meno accessibile dell’arcipelago, offrendo un rifugio sicuro al rapace. La parte mediana del faraglione è invece occupata dal Gabbiano reale mediterraneo Larus michahellis, con almeno 5-7 coppie nidificanti negli ultimi anni. Numerosi uccelli marini frequentano lo scoglio come sito di sosta durante il periodo extra-riproduttivo.

Pressioni


Il Faraglione Grande è soggetto a un modesto impatto antropico in ragione della sua ridotta accessibilità. L’incongruenza tra il regime di tutela (lo scoglio ricade in Zona A di Riserva Naturale Integrale, quindi l’accesso dovrebbe essere autorizzato dall’Ente Gestore esclusivamente a fini scientifici) e le visite durante la stagione estiva appare tollerabile in considerazione del modesto afflusso di bagnanti e fedeli. Andrebbe tuttavia severamente vietato l’abbandono di qualsiasi materiale non biodegradabile (es.: ex-voto, candele, ecc.) durante le occasionali visite alla statua della Madonna e queste ultime andrebbero effettuate a piedi scalzi, pratica devozionale che concilierebbe la tradizione religiosa e l’esigenza di scongiurare l’introduzione involontaria di organismi (semi, uova o larve di insetti) estranei al biota locale.

Gestione e Conservazione


Il Faraglione Grande ricade all’interno della Riserva Naturale Integrale “Isola Lachea e Faraglioni dei Ciclopi”, istituita dalla Regione Siciliana – Assessorato al Territorio e Ambiente con DA n. 614/44 del 04/11/1998 e affidata in gestione al consorzio interuniversitario CUTGANA dell’Università di Catania (Cod. EUAP 1113), che ne risulta proprietario. Con DM del 9/11/2004 è stata istituita dal Ministero dell’Ambiente l’Area Marina Protetta “Isole Ciclopi” su una superficie estesa per 623 ettari, affidata in gestione al Consorzio “Isole dei Ciclopi” (Comune di Acicastello e CUTGANA). In seguito all’approvazione e al recepimento delle Misure di conservazione e del Piano di Gestione redatti dall’Ente Gestore su richiesta dell’ARTA (DDG ARTA n. 375 del 24 maggio 2019) la superficie emersa del Faraglione Grande fa parte della Zona Speciale di Conservazione (ZSC) “Isole dei Ciclopi” ITA070006 (superficie 2,54 Ha), mentre l’abito marino è compreso nella ZSC ITA070028 “Fondali di Acicastello (Isola Lachea – Ciclopi)” (superficie 619 Ha) (Decreto 26 febbraio 2020, GU Serie generale n. 122 del 13/05/2020).

Il Faraglione Grande fa inoltre parte del Sito d’interesse geologico denominato “Vulcaniti dell’arcipelago dei Ciclopi e Acitrezza”, tutelato con D.A. 20 luglio 2016 (cfr. G.U.R.S. del 2 settembre 2016).

Bibliografia


  1. Branca S., Coltelli M., Groppelli G. & Lentini F., 2011. Geological map of Etna volcano, 1:50.000 scale. Italian Journal of Geosciences, 130(3): 265-291.

  2. Lo Cascio P. & Sciberras A., 2020. “Cold-blooded” travellers around Sicily: how introductions and extinctions have shaped the recent herpetofauna of circum-Sicilian and Maltese islands. In: Carapezza A., Badalamenti E., La Mantia T., Lo Cascio P. & Troia A. (eds.), Life on Islands. 1. Biodiversity in Sicily and surrounding islands. Studies dedicated to Bruno Massa. Palermo: Danaus, Pp. 355-390.
  3. Musmarra A., 1941. Florula delle isole dei Ciclopi. Amatrice (RI), Scuola Tip. dell’Orfanotrofio maschile, 57 pp.
  4. Sciandrello S., Minissale P. & Sturiale G., 2017. Plant communities supported by the geological setting: The case history of the Isole dei Ciclopi (East Sicily). Lazaroa, 38(1): 27-51.
  5. Siracusa G., 1996. Florula delle Isole dei Ciclopi (Sicilia orientale). Bollettino dell’Accademia Gioenia di Scienze naturali, 28 (349)(1995): 219-238.
  6. Taddei A. 1949. Le Lacerte (Archaeolacerta e Podarcis) dell’Italia peninsulare e delle isole. Pontificia Academia Scientiarum, Commentationes, 13: 197-274.
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